INDUNO OLONA Un ordine del giorno approvato all’unanimità. Con una dura presa di posizione nei confronti del rischio di interruzione dei lavori dell’Arcisate – Stabio, legata alle tensioni contrattuali tra Rfi e la ditta appaltatrice. È quanto ha approvato nelle scorse ore il consiglio comunale di Induno Olona. Mettendo le mani avanti sulle possibili proteste che potrebbero seguire lo stop. Sintomo della preoccupazione che si respira in Valceresio, territorio dove un eventuale blocco dei cantieri avrebbe effetti disastrosi sulla vivibilità.
«È intollerabile che Induno Olona – si legge nel documento – come anche tutta la valle, resti senza la possibilità di utilizzare la vecchia linea ferroviaria mentre il Comune è occupato da un cantiere che, oltre ad aver spaccato in due l’abitato, stravolge la rete stradale e l’accessibilità delle aree residenziali e produttive, con conseguenti danni sulla vivibilità e sull’economia del paese». Da qui la censura. Contro il rischio blocco i ritardi «già valutabile in un anno» mentre nella vicina Svizzera «ma sotto questo aspetto, quanto mai lontana, i lavori procedono perfettamente».
I tempi che si allungano da queste parti sono sinonimo di «ulteriori disagi ai cittadini». «Persone – spiega il Consiglio – che, se avevano messo in conto di pazientare per il tempo di costruzione della linea, peraltro in maniera civile, ora non accetteranno l’allungamento dei tempi o la possibile prospettiva di abbandono dei cantieri ».
Da qui le critiche alla crisi tra Rfi e impresa. «Che – fanno sapere da Induno – ad oggi non sembrano in grado di rispettare gli impegni presi con il territorio. Per questo auspichiamo che venga raggiunto un accordo in tempi brevi per porre fine a una situazione incresciosa». Altrimenti scatteranno le proteste. «Con la volontà di promuovere una mobilitazione – conclude il documento – che coinvolga cittadini, politica e istituzioni della valle. Per portare, con tutti i mezzi possibili e in tutte le sedi, all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione di Induno e della Valceresio».
b.melazzini
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