Recentemente le sigle sindacali hanno incontrato la Salcef Spa, il nuovo costruttore della ferrovia Arcisate-Stabio. Al tavolo di trattativa, il primo dopo il cambio d’appaltatore dell’opera incompiuta in Valceresio, importanti questioni come il mantenimento del numero degli addetti ai cantieri, il loro impiego contrattuale, le tempistiche per il raggiungimento del pieno regime dei lavori e quindi la totale occupazione.
All’incontro con la ditta successore di Ics erano presenti Cgil, Cisl, Uil e Fiom, nel doppio comparto sia edile che metalmeccanico. Per , di Fillea Cgil un tavolo di trattativa che ha dato buoni risultati, il primo dei quali è stato conoscere la nuova azienda che lavorerà in Valceresio. «Un incontro positivo -dichiara Nossa- soprattutto dal punto di vista degli impegni presi. Garanzie importanti sono state date per quei 300 lavoratori, metà dei quali alle dipendenze dei sub appaltatori. Un accordo pieno possiamo dire, e soprattutto abbiamo avuto buone garanzie per il modo in cui lavoreranno secondo gli standard di sicurezza dati dalla legge – prosegue – Altro buon risultato è stata la conferma del reinserimento di quelle venti unità che nelle recenti fasi altalenanti del vecchio corso non hanno avuto la fortuna di essere ricollocati. Anche loro troveranno posto in Valceresio».
Il responsabile Fillea tocca quello che resta sospeso o quanto meno non totalmente positivo: «Al di là della delibera del Cipe, che non abbiamo avuto modo ancora di visionare, e di tutti suoi diversi passaggi d’approvazione e pubblicazione, l’unica nota negativa potranno essere le tempistiche. Siamo convinti che la completa messa a regime dei cantieri avverrà tra qualche mese, pensiamo quindi che la totale occupazione potrà aversi solo a gennaio 2016». Termina: «Questo per le questioni ancora in sospeso con tra appaltante e appaltatore e la possibilità
non ancora pienamente estesa di accesso ai cantieri per la Salcef». Dell’incontro di mercoledì in sede Salcef parla , segretario organizzativo Feneal UIl: il sindacalista si dice soddisfatto del tavolo con la ditta costruttrice, ma sottolinea anche due problemi: il primo relativo al Cipe e alle certificazioni degli smaltimenti in cava, il secondo invece sul contezioso tra Rfi e Salini, due fattori che posticiperebbero il pieno regime delle maestranze. Confermato il cronoprogramma, si ribadisce il buon atteggiamento di Salcef, pienamente impegnata nel rispettare gli impegni presi: «Ci riuniremo con costanza anche in futuro –afferma Marconi- abbiamo siglato un accordo quadro all’interno del quale non solo c’è l’interconnessione con tutti gli enti e soggetti impegnati sull’opera ma -termina- Ci sarà anche il riscontro costante e cadenzato con le organizzazioni sindacali».