Arcisate-Stabio, riparte il cantiere «Finiremo prima degli Svizzeri»

ARCISATE Accordo raggiunto: e sull’Arcisate-Stabio torna il sereno. Nessuna rescissione del contratto e lavori a passo spedito. Nonostante il problema delle terre all’arsenico. Che, in attesa del piano di riambientalizzazione della cava Rainer di Arcisate, saranno stoccate provvisoriamente in un’area di cantiere da quattro ettari messa a disposizione da Rfi. L’obiettivo rimane finire i lavori e mettere in esercizio la tratta entro il 2014. Nonostante l’anno di ritardo accumulato fino ad oggi. Che, calendario alla mano, farebbe slittare l’inizio del traffico ferroviario per i primi mesi del 2015.

Dopo le tensioni delle scorse settimane, però, sui cantieri per la tratta ferroviaria ora regna l’ottimismo. Perché l’incubo del blocco è stato scongiurato e tra Rfi e la Salini, l’impresa che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione dell’Arcisate – Stabio, è tornato il sereno. Il tutto grazie all’incontro, avvenunto in Regione, tra la ditta e i rappresentanti del Pirellone. Di fatto la Salini ha assicurato l’immediata ripresa a pieno regime delle attività di cantiere, mentre Rete Ferroviaria Italiana, che ha ampliato con 4 ettari l’area di cantiere, ha ribadito gli impegni sulle compensazioni economiche all’interno del contratto.

Torna l’ottimismo, dunque, sul futuro della tratta ferroviaria tra la Svizzera, Arcisate e poi Malpensa. Al punto che l’assessore regionale Raffaele Cattaneo si sbilancia decisamente. «Il nostro impegno per la realizzazione dell’Arcisate-Stabio non è cambiato: arriveremo prima degli amici svizzeri. Dopo la riunione di ieri – ha chiarito – posso rinnovare la scommessa di un invito a cena con l’amico Borradori e sono convinto che pagherà lui».

b.melazzini

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