MILANO – La promessa del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, di un atto che permetta di ampliare il sedime di cargo city nell’ambito del Masterplan Malpensa 2035 “è un qualcosa di sostanzialmente inutile e formalmente sbagliato”. Lo ha scritto in una nota Paola Pizzighini, consigliere regionale del M5s in Lombardia, che osserva come non si sappia se il ministro intenda intervenire “attraverso un emendamento, un decreto o cos’altro” per “costringere il ministero dell’Ambiente a rimangiarsi il vincolo a tutela della brughiera di Malpensa”.
“Inutile perché, come il ministro Salvini dovrebbe sapere, né lui né il ministero dell’Ambiente hanno potere sulla Commissione tecnica e indipendente che ha sancito di preservare la brughiera dall’espansione dell’area cargo. Formalmente, quindi, la sua non è altro che una supplica. Per farla, poteva bastare una telefonata, se solamente all’interno del centrodestra si parlassero ancora” ha sottolineato.
“La questione però è anche sostanziale. Quanto sbandierato dal ministro Salvini non ha fondamento normativo. Il parere infatti può essere ritirato solamente per sopravvenuti motivi di pubblico interesse o nel caso di mutamento della situazione di fatto. Circostanze che non si sono verificate nell’ambito del Masterplan Malpensa. Solo in questi espliciti casi la normativa prevede si possa revocare il parere. È quindi logico pensare che le suppliche di Salvini saranno rispedite al mittente” ha previsto l’esponente pentastellata. “Da questo centrodestra è però lecito aspettarsi qualsiasi cosa. Motivo per cui abbiano già chiesto sia sollecitato l’iter, già avviato, per fare della brughiera di Malpensa un sito di interesse comunitario” ha concluso la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle.