Buenos Aires, 24 nov. (Apcom) – Un uomo di 62 anni è stato arrestato in una regione rurale della provincia argentina di Santa Fe, nell’est del Paese, per aver violentato per 30 anni la figlia da cui ha avuto dieci figli. Lo ha annunciato il giudice incaricato dell’inchiesta. “L’imputato nega le accuse, ma i test del Dna hanno confermato la paternità”, ha dichiarato ad una radio il magistrato, Virgilio Palud. L’uomo deve adesso rispondere di “reiterato abuso sessuale con l’aggravante che si tratta della figlia, crimine passibile di un massimo di 20 anni di carcere. La vittima, che oggi ha 43 anni, afferma di essere stata violentata dall’età di 13 anni nella sua casa di Nicanor Molinas, villaggio di 2.000 abitanti, situato a 600 chilometri a nord di Buenos Aires.
“E’ molto peggio di quanto è accaduto in Austria”, ha dichiarato il giudice, alludendo al 70enne austriaco Josef Fritzl, condannato nel marzo 2009 all’ergastolo per aver violentato la figlia per 24 anni e ucciso uno dei sette figli che ha avuto da lei.
Uno dei dieci figli nati da questi abusi in Argentina è già morto. Il più grande ha oggi 27 anni e il più giovane sette. Solo il primogenito sapeva che il nonno era anche il padre. La vittima ha spiegato di aver atteso a lungo prima di denunciare i fatti perché il padre la minacciava. (con fonte Afp)
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