Varese – Tentata rapina in gioielleria: Filadelfio Vasi condannato a quattro anni e quattro mesi. Più lievi le pene inferte dal giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Battarino ai due complici Marco Siviero, condannato a tre anni e due mesi, ed Enrico Alfano, condannato a due anni e due mesi.
Gli avvocati difensori, Corrado Viazzo, Paolo Bossi e Giancarlo Trabucchi, attenderanno le motivazioni per valutare il ricorso in appello. La sentenza è arrivata nel pomeriggio; il pubblico ministero Agostino Abate aveva chiesto per Vasi una condanna nove anni e sei mesi contestandogli anche l’evasione che il celebre esponente dei Blood & Honor avrebbe commesso nell’agosto 2011 sottraendosi alla notifica di un provvedimento restrittivo a suo carico. Il gup ieri ha assolto Vasi dall’accusa di evasione e, di conseguenza, ha assolto anche Siviero e Alfano dall’accusa di favoreggiamento della stessa accogliendo la tesi difensiva: Vasi non era fuggito, semplicemente non era stato trovato al momento della notifica.
La sentenza di ieri, invece, riconosce i tre colpevoli della tentata rapina ai danni di una gioielleria di Arona risalente al 6 ottobre 2011. La banda, comprensiva anche di Gea Tahiri, all’epoca fidanzata di Alfano poi “pentitasi” con posizione stralciata dal procedimento principale, fu bloccata a Varese, in via Rodari, a bordo di una Ford Fiesta rubata. Stando a quanto confessato in seguito da Tahiri il gruppo stava partendo per mettere a segno il colpo; carabinieri e polizia, in un’operazione congiunta, bloccaro il tutto sul nascere.
In auto trovarono Vasi praticamente irriconoscibile con parrucca, lenti a contatto marroni per nascondere gli occhi azzurri, giubbotto antiproiettile e colla sui polpastrelli per evitare il problema impronte digitali. Vasi era armato e, secondo gli inquirenti, pronto ad uccidere munito di un caricatore da 15 colpi. L’accusa ha in più occasioni sottolineato l’elevato spessore criminale del soggetto; anche in occasione di quello che per la procura fu un nuovo tentativo di evasione organizzato da Vasi lo scorso 27 settembre, pronto a scappare in Svizzera sparendo, con trambusto, dallo stesso tribunale di Varese in occasione della sua comparizione in udienza. Per questo, anche ieri, con Vasi in aula, il dispiegamento di forze dell’ordine intorno e all’interno del palazzo di giustizia è stato ingente.
S. Car.
p.rossetti
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