MILANO – Un’altra polemica lombarda, una vicenda da chiarire, qualche sospetto da fugare. E’ quanto riguarda la nomina di Lucia Lo Palo alla guida di Arpa Lombardia, l’agenzia regionale che si occupa della materia ambientale. Un incarico che era stato ricoperto dal varesino Stefano Cecchin, di Samarate, nel “giro” precedente.
Chi è Lucia Lo Palo? Candidata alle ultime elezioni per il Pirellone nelle liste di Fratelli d’Italia, è una professionista nel campo del trasporto, del recupero e dello smaltimento dei rifiuti, socia al 40% di una società specializzata, la Phoenix Srl, di cui un altro 40% è risultato di proprietà dell’imprenditore Sergio Cova, finito indagato per traffico illecito di rifiuti. L’accusa tuttavia riguarda un’altra società, la Eco Ambiente Srl, a cui la Lo Palo è del tutto estranea.
Tanto è bastato però al Movimento 5 Stelle, con il traino di alcune associazioni ambientaliste, per contestare la nomina della manager in quota Fdi al vertice ’dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente.
La consigliera pentastellata Paola Pollini ha presentato in merito un’interrogazione al governatore Fontana. Fin qui quasi tutto nella normalità dei ruoli istituzionali. L’opposizione cerca motivi per pungere l’amministrazione di centrodestra, il presidente e i suoi chiamati a rintuzzare gli attacchi. Così come le proteste delle associazioni ambientaliste, in particolare del Bresciano, che contestano diversi aspetti della nomina di Lucia Lo Palo, ance perché le stesse avevano una loro candidata presidente, la pasionaria green Imma Lascialfari, nota in provincia di Brescia.
Già Brescia: da lì arriva l’assessore all’Ambiente della giunta Fontana, Giorgio Maione, stimato esponente di Lombardia Ideale. Ecco anche sul fatto che la nomina non sia stata affidata a Maione, in teoria competente per delega, bensì alla collega al Turismo, Barbara Mazzali di Fratelli d’Italia che ha provveduto a proporre, con successo, un nome proprio in quota Fdi durante la seduta di giunta dello scorso 31 luglio. Nomina rapidamente approvata dall’esecutivo regionale l’8 agosto.
Una polemica estiva certo. Lucia Lo Palo ha esperienza nelle materie in capo all’Arpa, l’ex socio è stato indagato per una società con cui lei non c’entra niente e quando erano in affari lo stesso era, come dichiarato in un’intervista, “incensurato e osannato”. Però sarebbe utile che Regione Lombardia fugasse ogni dubbio di conflitto d’interesse sul suo conto e riuscisse ad allontanare il sospetto che le casacche partitiche (in particolare quella della potente formazione meloniana) facciano premio su tutto.