Ogni anno nel nostro Paese sono circa 10 i decessi accertati e, apicultori a parte, i più vulnerabili sono gli anziani. In vista dell’estate, stagione in cui i pungiglioni colpiscono duro, torna la campagna “Punto nel vivo”, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus-Federazione italiana pazienti.
Nel mirino degli esperti entra in particolare la vespa velutina, al secolo “calabrone killer”: una sorta di “specie aliena”, spiegano, particolarmente pericolosa per l’uomo perché priva di nemici naturali. Con ogni probabilità
quest’anno sarà più presente nei cieli della Penisola. L’allarme è stato lanciato proprio negli ultimi giorni da FederAsma e Allergie. Questa vespa è originaria dell’Asia ed è arrivata in Italia lo scorso anno oltrepassando le Alpi dalla Francia, principalmente presente in Piemonte e Liguria. Tornando alla vespa in questione, che come abbiamo anticipato arriva dalla Cina, questa si presenta come una specie molto pericolosa anche per l’uomo visto che non ha nemici naturali che possano in qualche modo tenerla sotto controllo. Nessun animale è, quindi, in grado di predare o limitare la diffusione della Vespa Velutina, se non l’uomo con appositi interventi di derattizzazione. Il calabrone ha un impatto devastante sugli equilibri nel nostro habitat.
«Nove italiani su 10 almeno una volta nella vita vengono punti da un imenottero, specie in estate», dichiara FederAsma. La vespa Velutina è pericolosa per l’uomo quanto una comune vespa europea, sebbene la sua puntura sia molto dolorosa e il suo veleno, molto rischioso per i soggetti allergici, può portare crisi allergiche anche letali per l’uomo. Questi calabroni killer iniettano tramite il grande pungiglione una tossina composta da otto sostanze chimiche che provocano uno shock allergico negli esseri umani. Nel 2013 alcune province cinesi furono vittime dell’invasione di questi killer, con un bollettino di 28 morti, mentre lo scorso anno in Francia sei persone morirono in circostanze sospette, e si presume che possano essere state punte dal calabrone in questione.
Come riconoscere la vespa aliena? Innanzitutto possiamo dire che può benissimo essere confusa con il nostro calabrone comune, ma se guardiamo bene mostra delle sostanziali differenze, ovvero è più piccolo, è infatti lungo solo 3 centimetri contro i 4 del calabrone, ed ancora ha colori nettamente diversi ovvero delle antenne nere e zampe bicolori giallo-nere. Poiché il ‘piatto’ preferito dalle sue larve sono le api, la vespa velutina rappresenta una minaccia sia per la biodiversità vegetale sia per le colture agricole basate sull’impollinazione delle api. Realizzata con il contributo incondizionato di ALK-Abellò, “Punto nel Vivo” proseguirà fino a ottobre inoltrato attraverso vari canali: una pagina dedicata su Facebook, che offre consigli sull’uso dell’immunoterapia specifica come prevenzione e dell’adrenalina autoiniettabile come trattamento d’emergenza, e informazioni sugli oltre 80 centri di allergologia che aderiscono all’iniziativa. Inoltre, volantini e poster saranno diffusi in più di 200 pronto soccorso italiani, mentre un corso gratuito di formazione a distanza (Fad) insegnerà agli specialisti il percorso diagnostico-terapeutico più adeguato a gestire eventuali allergie al veleno.