Dall’altro ieri sera, dieci profughi sono arrivati in città, uno dei quali con l’obbligo di firma, dunque con qualche problema aperto con la giustizia.
L’amministrazione comunale ne è venuta a conoscenza soltanto nella mattinata di ieri, ma la Lega Nord, uno dei partiti al governo della città, è già sulle barricate.
«Non condividiamo il modo di procedere del Governo che ci impone queste presenze senza informarci su nulla: chi sono, da dove arrivano, cosa faranno mentre sono qui», sbottano e , rispettivamente vicesindaco e assessore ai Servizi sociali la prima; assessore ai Lavori pubblici e Ambiente il secondo. Così è scattata, seduta stante, una raccolta di firme per chiedere all’amministrazione comunale di «mettere in atto tutte le azioni consentite dalle leggi vigenti affinché nel nostro Comune non si consenta possibilità di alloggio ai profughi».
Gli asilanti sono alloggiati in via Briante 151 nei due appartamenti dell’ex ricamificio Buratti risistemati apposta per loro. In un primo momento, era stata bloccata l’agibilità dagli uffici comunali ma l’altro ieri mattina, è stata protocollata la documentazione corretta per consentire, in serata, l’accoglienza delle dieci persone ora a Somma Lombardo, sotto l’egida di una cooperativa di Samarate che si occupa di loro.
«Così è, non possiamo fare niente e metterci di traverso», dice il sindaco Guido Colombo. Ma per i colleghi di giunta della Lega, partito al quale risponde lo stesso Colombo, così non va. «Mi auguro che la convivenza non crei problemi; stando ai rappresentanti dei comitati di quartiere non ci dovrebbero essere timori», afferma Barcaro.
«Resta però la mia delusione e un senso di abbattimento per come i Comuni non siano minimamente presi in considerazione in una decisione corale, a maggior ragione in un periodo di crisi con sempre più famiglie italiane in difficoltà economica, occupazionale e per di più pressate dalle tasse che avrebbero bisogno, loro, di una diaria».
© riproduzione riservata