L’idea di cibarsi di insetti (interi o prodotti derivati dalla lavorazione degli insetti) si sta lentamente facendo largo tra le abitudini alimentari. Un mercato che ad oggi incontra ancora qualche resistenza ma dal potenziale enorme. Sono pochi i mercati che ad oggi possono vantare un tasso di crescita annuale composito (Cags) del 42,1% dal 2015 con la previsione di raggiungere i 522,5 milioni di dollari di valore entro la fine del 2023 a livello globale. Non è un caso se Fucibo, start up vicentina già produttrice di chips a base di insetti e una delle poche aziende italiane a proporre questo cambio di paradigma nell’alimentazione, lancia ora sul mercato biscotti a base di farine di insetti autorizzate dall’Europa.
La lista degli ingredienti parla chiaro: farina di mais, zucchero, burro, uova, larve di Tenebrio Molitor (larva gialla della farina) essiccate in polvere. In sostanza la larva della tarma della farina, una sorta di scarafaggio nero lungo un paio di centimetri, essiccata e poi ridotta in polvere.
I vantaggi sembrano essere molti: gli allevamenti di insetti sono particolarmente sostenibili per via del basso impatto e dei bassi consumi di acqua e mangimi, si sviluppano rapidamente (ogni femmina può produrre da 275 a 600 uova, 30-40 al giorno, che si schiudono dopo circa 10-14 giorni) e il loro ciclo vitale comporta l’emissione di pochissimi gas serra.
Anche dai valori nutrizionali vengono buone notizie: tante proteine, zero grassi, pochi carboidrati. “Si tratta di una rivisitazione innovativa del tradizionale biscotto – spiegano Davide Rossi e Lorenzo Pezzato, cofounder di Fucibo – una ricetta leggera capace di far rivivere il sapore e il profumo dei biscotti fatti in casa dalla nonna“.
Ma con ingredienti decisamente insoliti. Il mercato, insomma, superate le resistenze che continuano ad esserci, sembra essere tra i più promettenti con l’Asia che fa la parte del leone nel mercato globale (oltre alle farine, polveri o oli di insetti il mercato prevede anche il commercio di insetti commestibili “interi”).
Sul fronte europeo per la stragrande maggioranza delle persone cibarsi di insetti appare una cosa ancora impensabile eppure le proiezioni registrano una crescita robusta a 46,2 milioni di dollari entro il 2023, trainata dalla crescita dei principali Paesi, tra cui Francia, Belgio e Paesi Bassi.
Fucibo ha da poco stretto un accordo con Postalmarket, proprio per rendere “normale” la possibilita’ di acquistare cibi a base di farine di insetti. Qui oltre ai biscotti e alle patatine già in commercio sarà acquistabile da settembre anche la pasta. (AGI)