Assisi, 9 apr. (TMNews) – La tomba di San Francesco torna a splendere. Dopo poco più di un mese di lavori di restauro realizzati da una equipe di otto tecnici diretti da professor Sergio Fusetti, capo restauratore della Basilica di San Francesco, la cripta che conserva le spoglie del Santo di Assisi è stata riaperta al culto. I lavori di restauro, i primi dalla sua costruzione, sono stati presentati questa mattina presso il Sacro Convento di San Francesco ad Assisi, alla presenza dei vertici dell’ordine francescano e del sottosegretario ai Beni e alle attività culturali, Francesco Giro.
La tomba situata nella Basilica inferiore di San Francesco, è stato chiusa al pubblico il 25 febbraio: ogni anno viene visitata da circa 6 milioni di pellegrini. La cripta è stata realizzata nel 1930 dall’architetto Ugo Tarchi, mentre la tomba vera e propria del Poverello risale al 1230.
“I lavori hanno permesso di passare dal colore nero a quello rosa – ha detto padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Convento di Assisi – e alla scoperta di una lapide marmorea portata in luce nel suo totale splendore”. “Oggi una delle sfide più importanti della comunità cristiana, della nostra comunità francescana – ha aggiunto padre Fortunato – è quella di immettere parole di pace, parole che edificano nel mare digitale”.
Il restauro della cripta si è reso necessario per porre rimedio ai danni causati dall’usura del tempo, dal sedimentarsi ulle pareti e sulle volte di smog, nerofumo, fuliggine, polvere e altre impurità provocate dal fumo delle candele votive, dalle lampade ad olio e dal via vai di milioni di pellegrini. Nel tempo si era venuto a creare un coltre di fuliggine che aveva alterato il colore e l’aspetto originale della cripta. Lavori e restauri realizzati anche in vista della visita del Papa che si recherà in pellegrinaggio ad Assisi il prossimo 27 ottobre.
I lavori hanno riguardato la pulitura di circa 15mila pietre rosa di Assisi, manutenzione delle ferrature datate 1230 e 1900, ripulitura del sarcofago del santo del 1230, la rimozione delle sedimentazioni di sporco di varia natura e la riequilibrata cromatica di stuccature, integrazioni e superfici eccessivamente discordanti.
“La tomba di San Francesco ora si presenta bella e pulita – spiega Sergio Fusetti, capo restauratore – finalmente siamo andati a mettere a posto quello che è il cuore della Basilica. Poiché da quando era stata fatta non era mai stata restaurata, anche in vista della visita di Benedetto XVI, il Sacro Convento ha ritenuto opportuno restaurarla. Era completamente nera – conclude il maestro Fusetti – ora invece è di un bellissimo colore rosa della pietra di Assisi”.
“E’ un’operazione di un valorizzazione di un patrimonio che appartiene a tutta l’umanità, che cade proprio nel 150esimo anno dell’Unità d’Italia, di cui San Francesco è patrono – afferma il sottosegretario Francesco Giro – un intervento rapidissimo e di grande prestigio. Un intervento delicato e seguito nel dettaglio, ma anche rispettoso del luogo”.
Ssa
© riproduzione riservata