Il futuro del Varese resta ancora in attesa. E così, sempre più in bilico.
Quando ormai il mercato ha aperto da quattro giorni, le manifestazioni di interesse per acquisire o subentrare in società sono ancora in stand-by. A confermarlo è l’avvocato Eugenio Piccolo, punto di riferimento per le trattative societarie: «Al momento in calendario non ho nessun appuntamento ma mi aspetto di essere contatto tra oggi e domani. La situazione, di fatto, è la stessa di venerdì, una giornata di bilanci dopo gli incontri avuti nei giorni e nelle settimane precedenti: in questo momento sono un paio le manifestazioni di interesse più concrete. Sempre venerdì ho parlato con il sindaco Davide Galimberti, a cui ho spiegato cosa c’è in ballo e da cui ho raccolto di nuovo la più alta sensibilità e interesse per il futuro del Varese».
Il problema da affrontare, come noto, non è di poco conto: c’è un debito – di cui non si conosce precisamente l’entità, ma che è di certo importante – da affrontare e un futuro da garantire.
Un problema da prendere in mano il prima possibile; per questo Piccolo attende delle risposte: «Sono in attesa e più di così non è possibile fare – spiega lo stimato avvocato varesino – Se ci fosse qualcuno che vuole essere sentito, sia di “vecchio” ma anche di nuovo, io sono a disposizione. La decisione finale, poi, spetta alle parti, a partire dal primo interessato dalla vicenda, ovvero Paolo Basile che è proprietario del Varese: io professionalmente devo agevolare la trattativa in presenza dei giusti presupposti, facendo delle valutazioni rispetto alla fattibilità dell’operazione».
Il tempo si è dilatato anche per la natura dei contatti: «Non c’è un interlocutore unico, ma si tratta di gruppi di persone che devono quindi prendere decisioni al loro interno – dice Piccolo – Se da una parte prendere tempo dimostri credibilità e tutela, dall’altro è però indubbio che le cose si stiano un po’ trascinando. A questo punto però credo che ci siano le condizioni per fare delle scelte e i tempi siano maturi per prendere delle decisioni».
Anche perché, nel frattempo, corrono voci di ogni tipo. La più insistente voleva per la giornata di oggi un incontro con Sauro Catellani, individuato come referente di un gruppo con base a Milano pronto a versare una sponsorizzazione in grado di coprire subito un paio di mesi (ai giocatori mancano i rimborsi relativi a ottobre e a breve quelli di novembre); voce che è andata modificandosi, con il gruppo che dovrebbe anzitutto prendere visione completa e dettagliata della situazione finanziaria del club.
In più, come detto, nell’agenda di Piccolo non sono fissati imminenti incontri e per questo l’avvocato è spinto a spiegare come alcune voci possano non essere precise se non, come altre, addirittura prive di fondamento: «I nomi in circolazione li sento e li leggo ma non so da dove escano: come anticipato, per correttezza, io non ho intenzione di farne. Per altre cose, poi, la situazione inizia a essere fuori controllo e alcune di queste voci sono totalmente infondate;
per esempio c’è chi dice che Basile voglia un sacco di soldi per la società: lo smentisco assolutamente. Basile ha posto una sola condizione: la credibilità e la sostenibilità dei progetti per affrontare le spese pregresse e correnti, chiedendo agli interlocutori di manifestare ragionevole credibilità e disponibilità almeno a concludere la stagione. Altre condizioni non ce ne sono, nemmeno un suo obbligato coinvolgimento che, al limite, gli è stato richiesto. Ma per cedere il pacchetto di quote non ha chiesto e non chiede soldi».