Atti sessuali con minore e pedopornografia, confermati 7 anni a un insegnante di musica

Le accuse a suo carico sono atti sessuali, stalking e detenzione di materiale pedopornografico: aveva un’ottantina di video a casa (foto d’archivio)

CASSANO MAGNAGO – La Corte d’appello di Milano ha confermato la condanna a 7 anni di reclusione a carico di un insegnante di musica 37enne per atti sessuali con minore, stalking e detenzione di materiale pedopornografico. L’uomo, nel 2017, avrebbe intrapreso una relazione con una sua alunna di 13 anni. Baci, carezze, poi rapporti sessuali completi.

Sarebbe andata avanti per 4 anni. La ragazzina poi a un certo punto si fidanzò con un coetaneo e lui perse la testa. Iniziò a perseguitarla. Nel frattempo avrebbe cominciato a rivolgere le sue attenzioni nei confronti di una ragazza di 16 anni. La fatidica goccia fu quando lui minacciò di suicidarsi, giunse quasi ad aggredire pubblicamente la prima vittima, che nel 2021 aveva 17 anni, e lei finalmente si decise a raccontare tutto ai genitori.

La denuncia

A quel punto fu il padre a sporgere denuncia. L’insegnante di musica, ex direttore di una banda musicale, rimase anche un po’ agli arresti domiciliari. Durante una perquisizione, a casa sua furono rinvenuti anche 80 video pornografici in cui erano coinvolti minori. Fu accusato anche della detenzione di questo materiale.  

Tra le pene accessorie imposte dal gup in primo grado – e la sentenza adesso è stata confermata – c’è ovviamente l’interdizione in perpetuo da qualsiasi incarico nelle scuole e dagli uffici attinenti alla tutela, alla curatela o all’amministrazione di sostegno e del divieto per un anno di avvicinamento a luoghi frequentati da minori.