VARESE – Il numero dei trattamenti sanitari obbligatori (TSO) eseguiti dalla Polizia Locale di Varese è aumentato in modo significativo nell’ultimo anno, con un raddoppio rispetto al periodo precedente. Infatti, da poco più di 50, si è passati a oltre 100 TSO, una tendenza preoccupante che ha suscitato l’attenzione delle autorità locali. Il sindaco Davide Galimberti ha sottolineato l’importanza di affrontare la questione, che sta diventando sempre più urgente, con un approccio coordinato tra le figure sanitarie e quelle delle forze dell’ordine.
Durante una conferenza stampa a Palazzo Estense, in occasione della celebrazione di San Sebastiano, il sindaco ha spiegato che il raddoppio dei trattamenti obbligatori evidenzia la crescente necessità di risorse adeguate e di un piano strategico condiviso tra le istituzioni, i professionisti della salute e i servizi sociali. Galimberti ha sottolineato come la situazione non riguardi solo il settore sanitario, ma impatti anche le forze di polizia e i vigili, che sono coinvolti nell’esecuzione di questi trattamenti.
Il raddoppio dei TSO evidenzia la necessità di una risposta urgente e condivisa sul tema della salute mentale. Secondo Galimberti, per far fronte a questa emergenza, è fondamentale mettere a disposizione risorse adeguate e sviluppare una strategia integrata che coinvolga le istituzioni, i professionisti sanitari e i servizi sociali. Il sindaco ha anche ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale nel sostenere i servizi competenti e nel sensibilizzare la cittadinanza riguardo a un fenomeno che continua a crescere, con l’obiettivo di garantire una risposta efficace a un problema che sta ormai raggiungendo dimensioni allarmanti.