Auto come missili, topi e degrado «Sesto Calende terra di nessuno»

La nuova viabilità di Oneda non convince i cittadini del quartiere, che chiedono alla Giunta Colombo d’intervenire e lamentano disagi. , referente e portavoce del rione, come l’inviato di Striscia fa un nodo al fazzoletto del sindaco ricordandogli le promesse elettorali. «Gli abbiamo dato fiducia – dice Battaglia – ma ci aspettiamo delle risposte riguardo ai problemi di sicurezza del nostro quartiere. Qui nessuno rispetta le regole e il senso unico alternato non rallenta le auto, che sfrecciano ben oltre i 30 chilometri orari previsti, superando anche gli ottanta all’ora». Il sistema di viabilità su modello svizzero non trova in Italia altrettanti virtuosi del volante.

«Ci sono stati incidenti e anche 15 giorni fa due auto si sono urtate. Chi sopraggiunge in via Oneda non si ferma a dare la precedenza a chi è già all’interno della strettoia. Questo mette a rischio anche i pedoni, non protetti da alcun tipo di barriera». La viabilità difficoltosa della via è complicata dall’intersezione con via Legorino, zona residenziale densamente abitata. «Servirebbe un semaforo, come più volte chiesto. Quando a noi residenti è stato presentato il progetto sperimentale della nuova viabilità, noi lo abbiamo approvato. Ma era un test. Oggi possiamo dire che non risolve il problema sicurezza». Battaglia elenca altri motivi di scontento e non esita a definire il suo rione «una terra di nessuno» in balìa del degrado.

Fra le preoccupazioni dei residenti le pozze d’acqua che si formano sulla via Legorino quando piove («vere piscine impraticabili a piedi, causate da pendenze errate della sede stradale e tombini intasati»), la proliferazione dell’ambrosia, erba infestante che cresce ovunque e sui marciapiedi e la presenza di pantegane, «un’emergenza sanitaria, perché i roditori portano malattie come la lectospirosi». Il portavoce accanto alle lamentele indica però anche soluzioni: ad esempio la trasformazione dei due campetti da bocce del circolo di proprietà comunale e divenuti una discarica d’immondizia,

in un più utile parcheggio per le auto e in un altrettanto utile passaggio pedonale. «Un intervento fattibile e poco costoso, così come lo spianamento del dosso in arrivo da Sesto che toglie visibilità». Battaglia chiude auspicando una presenza più frequente dei vigili per far rispettare le regole e più comunicazione dal Comune. «Capisco le necessità e sarà mia cura dare delle risposte» replica , assessore ai Lavori Pubblici.

«Per quanto riguarda gli allagamenti, a settembre partiremo con la messa in sicurezza del rione La Quadra (dopo le poderose bombe d’acqua recenti) e ci spingeremo anche a Oneda. Anche i vigili saranno più presenti in loco».

Resta il no al semaforo e alle protezioni pedonali, che restringerebbero troppo la carreggiata di via Oneda.

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