Auto ibride e motori Fiat A Dongo il rilancio parte da qui

Qual è il futuro della ferriera di Dongo? Tanti debiti e con la  cassa integrazione che si protrae da un anno, si apre una prospettiva di rilancio con investimenti annunciati per 12,5 milioni di euro.
Azienda, Confindustria e organizzazioni sindacali hanno sottoscritto di recente un nuovo piano strategico per il sito produttivo.
Per il comparto societario dell’alluminio, che ha assunto ora la denominazione di Isotta Fraschini, si parla di un contratto per lo sviluppo di motori per vetture ibride ed elettriche da parte di Bosch ed Eldor e di una diversificazione della clientela,

che ora comprende anche la Mercury Marine per la nautica; il processo «loast-foam» verrà migliorato con un investimento da un milione di euro. Anche per la lavorazione della ghisa verrà introdotto il loast-foam: la Fiat, a tal proposito, avrebbe commissionato l’applicazione su alcuni basamenti del motore.
Inoltre è in fase di trasformazione l’impianto Vulcan, in precedenza impiegato per l’alluminio per una produzione di 2.900.000 basamenti annui. Per il block-fitting, infine, è pervenuta una commessa dal Comune di Chicago per l’installazione dei contatori dell’acqua.
L’assorbimento di manodopera avverrà in maniera graduale e a regime si prevede un livello occupazionale tra le 300 e le 350 unità.
A fine febbraio, intanto, in tribunale saranno valutate le istanze di fallimento di Afl, il cui debito ammonta ad oltre 20 milioni di euro, e di Dongo srl, la società cui fa riferimento l’intero patrimonio immobiliare donghese del gruppo Casti, in rosso per una cifra ancora superiore.

u.montin

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