Far west da Viggiù a Varese su un’auto rubata: feriti due agenti della polizia locale. Sulla macchina dei fuggitivi denaro, armi e persino un teser. E al danno si aggiunge la beffa: nessun indennizzo per i due agenti feriti qualora vi fossero strascichi o invalidità in seguito all’accaduto durante il servizio. La folle corsa di due ladri terminata con lo schianto in viale Belforte avvenuto sabato sera ha mandato in ospedale due vigili urbani del comando di Viggiù:
«Sono stati loro a intercettare la macchina rubata grazie al sistema Lince – spiega Alex Conte, agente del comando di polizia locale di Varese e segretario provinciale del Sulpl, il sindacato di riferimento per la categoria – i fuggitivi li hanno speronati e mandati fuori strada». Alle 22 di sabato sera è arrivata la buona notizia per Conte e per tutti i colleghi: «Sono stati dimessi – spiega Conte – con dieci giorni di prognosi ciascuno. Si sono fatti male, ma per fortuna non in modo gravissimo». L’accaduto però porta giustamente a sottolineare due fatti: «Il primo: solidarietà da parte di tutti i colleghi della provincia e non solo ai due agenti rimasti feriti durante il servizio. Hanno rischiato la vita e hanno molto probabilmente fermato due ladri se non due rapinatori pronti a colpire. Intercettandoli hanno molto probabilmente evitato che potessero commettere dei crimini fornendo elementi utili alla loto cattura». Potrebbe trattarsi di professionisti. Nell’auto rubata, recuperata dopo che i due malviventi si sono schiantati in viale Belforte, continuando la loto fuga a piedi è stato trovato di tutto: soldi, armi, arnesi da scasso di ogni genere, un teser e persino uno scanner sintonizzato sulle frequenze delle forze dell’ordine. Gente preparata da furto o rapina in grande spolvero: armi per minacciare, attrezzi per introdursi ovunque, un teser per stordire eventuali testimoni e una radio per poter sfuggire alle forze dell’ordine eludendo i posti di controllo. La seconda riflessione è amarissima: «Grazie al governo Monti che ci ha privato di tutto – spiega il sindacalista – qualora i colleghi dovessero avere conseguenze permanenti in seguito alle ferite riportate in servizio non avranno diritto ad alcun risarcimento o indennizzo. E questo – continua Conte – è vergognoso. Noi rischiamo la vita, e l’accaduto lo dimostra visto che quei delinquenti e sono tutti così non hanno avuto alcuno scrupolo nel buttare fuori strada i colleghi, ma non ci viene riconosciuto nulla. È vergognoso. Ciò che ci spinge è soltanto lo spirito di servizio. Ma è assolutamente ingiusto fare un lavoro rischioso che punta esclusivamente a garantire la sicurezza dei cittadini senza garanzie e tutele. Vergognoso». La caccia ai fuggitivi intanto continua. I due sono senza mezzi e hanno perso buona parte della loto attrezzatura. Verifiche in corso da parte dei carabinieri sia sull’auto che tutto ciò che è stato ritrovato sull’auto. Non è escluso che i malviventi fossero in fuga dopo aver già colpito da qualche parte.