Auto si inabissa nel Ticino e scompare: ricerche a tutto campo ma per ora non c’è traccia della vettura. E neppure di eventuali occupanti. Il fatto è avvenuto intorno alle 14 di ieri. Un’auto di colore scuro è stata vista scivolare in acqua dai turisti che soggiornano al camping Gabbiano, al confine tra Sesto Calende e Golasecca e che ieri pomeriggio, nonostante il tempo non fosse splendido si trovavano sulla spiaggia Melissa in riva al Ticino.
Una sequenza scioccante.
La macchina è arrivata sulla riva piemontese del fiume, poco dopo il ponte di ferro, nel territorio di Castelletto Ticino. I testimoni dalla sponda lombarda hanno visto la vettura finire in acqua, restare a galla per qualche minuto, mentre la forte corrente la trascinava per un centinaio di metri, poi inabissarsi e scomparire. I testimoni allibiti hanno immediatamente allertato il 112: qualcuno ha filmato la scena, quindi non c’è dubbio che il fatto sia accaduto.
Qualcun altro ha detto di aver scorto forse delle persone dentro l’auto: una, forse due persone a bordo. Ma su questo dettaglio, il più importante, non ci sono conferme. È un mistero. Sul posto, per tutto il pomeriggio, hanno lavorato decine di persone: oltre ai Vigili del fuoco piemontesi, sono accorse in supporto squadre da Varese, Somma Lombardo, Milano, con il supporto di esperti sommozzatori.
Presenti anche i Carabinieri di Gallarate, e personale di soccorso della Croce Rossa. Le ricerche sono rese particolarmente complesse da molteplici fattori. In quel punto la corrente del fiume è notevole. E sempre lì, dove la macchina si è inabissata, il fondale è molto profondo. Non solo.
I nubifragi che si sono abbattuti nelle ore precedenti al fatto hanno intorbidito l’acqua rendendo la visibilità estremamente limitata per i sommozzatori al lavoro. Infine, sempre quel punto del fiume è caratterizzato dalla presenza di alghe molto folte che riducono ulteriormente la visibilità. I sommozzatori stanno perlustrando “a raggiera” il braccio di fiume che dal punto in cui l’auto è caduta in acqua porta alla diga più a valle dove la macchina, seppur trasportata dalla corrente, dovrebbe fermarsi per forza.
Il fondale viene scandagliato palmo a palmo. Alle 22 di ieri i sommozzatori stavano lavorando.i carabinieri di Novara stanno visionando le foto e filmati ripresi dai testimoni nella speranza di poter ricavare dalle immagini modello e magari parte della targa della vettura.
Sapere a chi la macchina apparteneva sarebbe ovviamente di grande aiuto alle indagini. Quanto meno, con quell’informazione, si potrebbe cercare di inquadrare l’accaduto. Il fatto ad oggi resta un mistero assoluto.