Auto ringiovanite con il trucco: le concessionarie coinvolte nell’inchiesta non ci stanno. Cinque quelle che hanno sede in provincia di Varese a Gallarate, Samarate, Besozzo, Gemonio e Cugliate Fabiasco. «Ci auguriamo che la nostra posizione venga al più presto chiarita e archiviata. Non abbiamo mai ingannato i nostri clienti», è la dichiarazione affidata ai vari legali. C’è chi ha spiegato: «Devo ancora ricostruire con esattezza cosa è accaduto – spiega il titolare della concessionaria di Besozzo, ad esempio – mi mancano dei tasselli interni all’azienda. Mai fatto accordi per abbassare il chilometraggio delle nostre vetture. Questa vicenda oggi rischia di rovinare un’attività messa in piedi con anni di duro lavoro».
I titolari delle concessionarie, secondo quanto dichiarato dalla totalità delle aziende coinvolte, non sapevano niente di chilometraggio azzerato in modo illecito da e
, padre di 51 anni e figlio di 26 anni, lecchesi, considerati dagli inquirenti “gli artigiani” del tarocco e arrestati con i fratelli e , comaschi, che per gli uomini della,polizia stradale di Varese, che hanno svolto l’inchiesta con rapidità, erano gli intermediari tra i “ringiovanitori” e i concessionari che poi vendevano le vetture “dechilometrizzate”.
Secondo i titolari delle concessionarie non c’è mai stata alcuna complicità nel mettere sul mercato dell’usato e in particolare del chilometro zero le auto, secondo le stime degli inquirenti, con un rincaro sino al 60% in più del loro reale valore di mercato.
I poliziotti della Stradale di Varese lavorano a pieno ritmo per identificare targhe e modelli delle vetture manomesse e contattare le ignare vittime della frode in commercio. Secondo gli ultimi accertamenti alcune delle vetture già “trattate” non erano ancora state vendute. Saranno probabilmente ritirate dal mercato. Mentre l’inchiesta prosegue , comandante provinciale della Stradale di Varese, ha fornito, dando conto dell’operazione, alcuni consigli per “gli acquisti” di auto usate o a chilometro zero «In questo caso –
ha detto Martorano – il solo modo per rendersi conto del reale chilometraggio sarebbe stato quello di contattare il precedente proprietario».
Secondo un’indagine condotta da IlSole 24 ore e Le Iene nel 2015 «più del 50% dei concessionari italiani trucca il chilometraggio delle auto usate acquistate all’asta».
Come fare? Per evitare brutte sorprese il primo consiglio è quello di effettuare una visura su targa per proprietari, o richiedere un certificato cronologico su targa. In tal modo sarà possibile farsi un’idea di quali proprietari hanno già avuto in possesso il mezzo. Con il certificato cronologico, inoltre, si potranno avere sia maggiori dettagli sui proprietari che informazioni aggiuntive relative a possibili fermi amministrativi o variazioni di dati tecnici.