Autovelox, il decreto sospeso: nuove incertezze sulla gestione delle multe

L'Asaps ha chiesto un intervento urgente per modificare o ripensare il decreto, affinché la sicurezza sulle strade non venga compromessa durante uno dei periodi più critici dell'anno (foto d'archivio)

Il decreto del Ministero dei Trasporti sugli autovelox, che doveva sistemare la questione delle multe e dei ricorsi, è stato sospeso a sorpresa. L’annuncio era stato dato venerdì scorso, ma il provvedimento è stato bloccato dal Ministero stesso “su indicazione” diretta del vicepremier Matteo Salvini. Il motivo, come dichiarato dal dicastero, è che sul testo sono necessari “ulteriori approfondimenti” prima di poter proseguire con l’approvazione.

Il decreto prevedeva che, a partire dal mese di luglio, gli autovelox installati dal 2017 in poi, e già conformi alle nuove normative di taratura, fossero considerati automaticamente omologati, senza necessità di ulteriori passaggi burocratici. Per tutti gli altri dispositivi, quelli precedenti al 2017, sarebbe stato invece necessario fermarli fino al completamento del processo di omologazione.

Questa norma transitoria, purtroppo, ha suscitato preoccupazioni. L’ASAPS (Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale) ha sottolineato che, con l’entrata in vigore di questa legge in piena estate, in concomitanza con l’esodo estivo degli italiani, si sarebbe verificata una disattivazione della maggior parte degli apparati di controllo della velocità, inclusi i sistemi Tutor 1.0 e 2.0, che sarebbero stati colpiti dalla norma in quanto approvati prima del 2017.

L’associazione ha lanciato un allarme, definendo il rischio di una disattivazione massiccia come una situazione di “liberi tutti”, con possibili gravi conseguenze sulla sicurezza stradale. Secondo l’ASAPS, l’alta velocità è una delle principali cause degli incidenti stradali, inclusi scontri tra veicoli e fuoriuscite autonome.