Autovelox sulla Vergiate-Besozzo La protesta ora scende in strada

MERCALLO Da domani mattina per quattro weekend proseguirà senza sosta l’opera di sensibilizzazione e di protesta contro gli autovelox disseminati lungo la superstrada Vergiate-Besozzo. Gazebo, volantini e uno striscione per contestare l’uso esagerato dei rilevatori di velocità che da anni ormai stanno mietendo vittime lungo la ss629. In particolare nel mirino degli automobilisti e di tutti gli utenti della strada in genere è finito soprattutto l’ultimo autovelox installato, quello di Corgeno.
Un rilevatore che ha già

stangato decine di veicoli facendo la felicità delle casse comunali tornate di colpo a riempirsi. Nell’ultimo consiglio comunale, infatti, l’assessore alla polizia locale, Franco De Tomasi, diffondendo i dati dei primi due mesi, ha ufficializzato dei numeri impressionanti: oltre mezzo milione di euro di entrate previste (periodo 3 luglio-7 settembre) e quasi un centinaio di multe al giorno effettuate (oltre 5800 nei primi due mesi). Insomma un’ecatombe che ha suscitato la reazione dura dell’opposizione vergiatese e del popolo di facebook stanco di dover rischiare ogni giorno una sanzione oltrepassando il limite dei sessanta chilometri all’ora in una strada a veloce scorrimento che per dimensioni è paragonabile più a un’autostrada che non a una piccola arteria di campagna. Così, dalle 10 di domani (sarà così anche domenica) partirà l’azione promossa dal gruppo di Italia dei Valori per tenere alta l’attenzione su una questione che continua a far discutere. «Abbiamo chiesto al Comune di Mercallo – dice il promotore Andrea Bagaglio, responsabile provinciale degli eventi Idv – l’autorizzazione a realizzare questa iniziativa di sensibilizzazione e di informazione per quattro fine settimana consecutivi». Gli organizzatori, dopo il rinvio dell’altra settimana, posizioneranno un gazebo lungo la Vergiate-Besozzo proprio all’altezza della piazzola di Mercallo. «Distribuiremo i volantini – spiega il promotore – informando i cittadini». Manifestazione, quindi, pacifica destinata a raccogliere una vasta partecipazione considerando l’interesse che gli apparecchi stanno continuando a produrre. La campagna contro gli autovelox era stata alimentata dalle dichiarazioni durissime diffuse dal sindaco di Ternate, Enzo Grieco.
Un sindaco che senza mezzi termini, attaccando gli amministratori che ne avevano avallato l’uso, si era scagliato contro la filosofia «del fare cassa» adottata a suo avviso da alcuni colleghi. Necessità di soddisfare esigenze di bilancio peraltro ammesse pubblicamente e con trasparenza dal sindaco di Travedona Monate, Andrea Colombo.

b.melazzini

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