La vicenda del quindicenne aggredito da un branco mentre si recava a scuola ha suscitato grande preoccupazione nella comunità scolastica di Varese e oltre. L’incidente, avvenuto a Casbeno, ha lasciato segni sia fisici che psicologici sulla vittima, che ha subito percosse e un orecchino strappato dall’orecchio, da cui è uscito un abbondante flusso di sangue. La notizia ha sollevato interrogativi tra i genitori, molti dei quali si chiedono se sia sicuro mandare i propri figli alle scuole superiori in pieno giorno.
La Questura di Varese ha già avviato indagini sulla situazione, sebbene non sia chiaro se sia stata presentata una denuncia ufficiale. Tuttavia, è confermato che è stata effettuata almeno una segnalazione riguardante l’accaduto, e le autorità hanno deciso di intensificare la vigilanza nella zona delle scuole a Casbeno, situata a pochi passi dagli uffici di piazza Libertà.
Martedì mattina, il ragazzo, dopo essere sceso dal treno, si stava dirigendo verso il suo istituto quando ha incrociato quattro coetanei di 17 anni, conosciuti al di fuori dell’ambiente scolastico. Non è chiaro cosa abbia innescato l’attacco, ma il gruppo, nascosto e visibilmente alterato, ha aggredito il giovane, trasformando il suo volto in una maschera di sangue. Fortunatamente, il ragazzo è riuscito a liberarsi e a fuggire, ma l’esperienza è stata traumatizzante.
La reazione di genitori e insegnanti è stata immediata, con un forte appello a denunciare qualsiasi atto di violenza o intimidazione. È evidente che l’omertà non contribuisce a risolvere la situazione, e una denuncia tempestiva può fornire alle forze dell’ordine le informazioni necessarie per intervenire efficacemente.
La sicurezza nelle scuole e nei dintorni deve essere una priorità, e la collaborazione tra genitori, insegnanti e autorità è fondamentale per affrontare questi problemi in modo efficace.