Azione di responsabilità su Amsc. Cassani raddoppia e il Pd lascia l’aula

La scelta del sindaco: parere legale e Corte dei Conti. L’attacco: «Fate tutto voi»

La questione della cosiddetta azione di responsabilità contro gli ex amministratori dell’Amsc da parte dell’amministrazione passata è riapprodata sui banchi del consiglio comunale. E, con tutto il suo retroterra accumulatosi nel corso degli anni, non poteva che suscitare un vivace scambio di opinioni tra maggioranza e opposizione.

A sollevare l’argomento, dai banchi del Partito Democratico che ha poi abbandonato l’aula per protesta contro la maggioranza, il capogruppo . Venuto a conoscenza della decisione dell’amministrazione del sindaco sia di chiedere un parere legale per quanto riguarda l’opportunità di quest’azione di responsabilità sia un parere della Corte dei Conti, il consigliere ha chiesto il ritiro della delibera. Motivo? «Abbiamo appreso di un bando per una consulenza legale per cui il Comune verrebbe a spendere circa 30 mila euro che, con l’Iva, diventerebbero 36 mila – spiega – e ci domandiamo il senso di questo quando invece sarebbe sufficiente sentire la Corte dei Conti che darebbe oltretutto un parere gratuito di solito fornito entro breve tempo».

Ma per Pignataro la questione investe anche la forma: «Voi della maggioranza- spiega – prima di richiedere il parere avreste almeno dovuto avere il buon gusto di attendere il consiglio comunale; e se poi accadesse che il legale da voi interpellato e la Corte dei Conti esprimessero pareri difformi tra loro?». Conclusione secca: «Così facendo avete mancato di rispetto al consiglio comunale».

Valutazioni che, per maggioranza e primo cittadino, non hanno ragion d’essere: «La sottoposizione alla Corte dei Conti nell’esercizio della funzione di controllo collaborativi spetta al sindaco e a lui solo – ha ribattuto Cassani – così come la volontà di sospendere l’esplicazione degli effetti di una deliberazione spetta solo e soltanto all’organo di governo che l’ha adottata». Definendo “tardiva” la richiesta di Pd e Città è Vita, la lista dell’ex primo cittadino del pari autrice della richiesta alla maggioranza,

Cassani ha precisato di avere sottoposto la questione al parere della Corte dei Conti «per valutare se tale Corte non sarebbe dovuta essere coinvolta o interpellata dalla precedente amministrazione anche in virtù di quanto verbalizzato dall’allora sindaco nell’assemblea dei soci del 13 luglio 2012 per cui si sosteneva l’esperirsi di quest’azione come atto doveroso, in difetto del quale potrebbe configurarsi un’ipotesi di reato di omissione a carico dell’attuale amministrazione comunale e dei soci di Amsc alla luce dell’ipotesi di un possibile danno patrimoniale o erariale».

Dal canto suo, Guenzani, ricordando che l’indagine di una società internazionale terza evidenziò all’allora consiglio di amministrazione alcune criticità, ha evidenziato come «non mi opposi all’azione di responsabilità perché sarebbe stata omissione d’atti di ufficio, era azione obbligatoria, anche se questo mi è costato diverse amicizie».
Insomma, la strada scelta è quella del duplice parere: legale e della Corte dei Conti.