– La battaglia per l’Arcisate – Stabio sembra non calare. I sindaci della Valceresio si tengono in stretto contatto e pianificano le mosse future.«Abbiamo fatto il punto della situazione tra primi cittadini, a breve prenderemo iniziative di rilievo» spiega , primo cittadino di Induno Olona.
Il sindaco illustra le tappe della protesta formale contro l’incertezza dell’incompiuta ferrovia a due giorni dalla dichiarata volontà di sgravare in parte la pressione tributaria alle imprese lungo i cantieri. Sabato pomeriggio, infatti, Cavallin ha proposto al Consiglio comunale di prendere in esame per l’anno prossimo misure di agevolazione fiscale rivolte a cittadini e attività commerciali, industriali e produttive che si affacciano sul tratto ferroviario ancora in costruzione-
«La nostra prima mossa sarà condurre un’azione legale contro i responsabili di questi disagi» annuncia il sindaco esplicitando un’iniziativa molto forte, già da tempo nell’aria e paventata più volte ma, adesso, più concreta che mai; nel caso dovesse avere atto sarebbe la svolta giuridica della protesta in Valceresio. Il primo cittadino continua: «Voglio sottolineare però che l’appuntamento più atteso sarà tra nove giorni, l’incontro a Roma presso il Ministero con in persona. Sicuramente l’occasione sarà molto importante per il futuro dell’opera». I sindaci della valle avevano recentemente già parlato con il ministro dei trasporti e delle infrastrutture a margine dell’assemblea Anci di Milano. È stato circa un mese fa e qualche giorno antecedente al pronunciamento positivo del Cipe sulle smaltimento delle terre all’arsenico, l’ultimo scoglio allora in ordine di tempo e che fece arenare per mesi la nave della ferrovia.
Dopo il via libera di Roma in molti avevano sperato in una ripresa degli scavi fino al futuro completamento dell’opera, il contrasto contrattuale tra ICS Salini e Rfi è stata una doccia gelata alla quale si è sommato il grande freddo proveniente dal nord per l’inaugurazione della fermata di Stabio in Svizzera. Da sottolineare poi che la diatriba tra Rete Ferroviaria e ditta costruttrice si basa ad oggi su dichiarazioni d’intenti preoccupanti. Ma la rescissione contrattuale non è avvenuta e non è stata ancora formalizzata.
Il primo cittadino di Induno termina: «Torneremo dalla capitale l’11 dicembre, moltissimo dipenderà da quella giornata; se non soddisfatti, se non usciranno tempistiche certe o previsioni confortanti, per noi e soprattutto per i nostri cittadini saremo pronti anche alla manifestazione o più manifestazioni a Milano o Roma».