LECCO – Azouz Marzouk, 29 anni, il vedovo della strage di Erba, è stato espulso venerdì dal territorio nazionale. La polizia di Lecco lo ha accompagnato nel pomeriggio all’aeroporto di Linate dove, alle 18, si è imbarcato su un volo per Tunisi. Il provvedimento è conseguenza di una decisione del tribunale di sorveglianza di Varese secondo cui Azouz è da ritenersi soggetto «socialmente pericoloso». La definizione è contenuta in una sentenza dello scorso mese di febbraio in cui il magistrato varesino,
raccogliendo le sue varie “disavventure” giudiziarie, e in particolare le condanne per droga rimediate prima e dopo la strage dell’11 dicembre 2006, concludeva per l’allontanamento dall’Italia. Contro quella decisione Azouz ha già presentato appello, anche se l’istanza non sospende l’esecuzione del provvedimento. Così, quando nei giorni scorsi la questura di Lecco lo ha mandato a chiamare, lui ne conosceva già le ragioni. Venerdì mattina ha preparato una valigia e si è presentato all’ufficio stranieri. «Meglio libero in Tunisia che detenuto in Italia», ha riferito al suo avvocato, il lecchese Roberto Tropenscovino, che non dispera comunque di riportarlo da queste parti in occasione delle prossime scadenza giudiziarie che lo riguardano. “Spero si rifaccia una vita”, è stato il commento di Carlo Castagna.
m.schiani
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