– È di oltre dieci miliardi l’anno il giro d’affari in Italia del gioco d’azzardo, attraverso quelle che tutti chiamano “macchinette”. E di milioni di euro è anche l’indotto che riguarda Saronno e il proprio circondario, dove vengono spese diverse centinaia di euro pro capite l’anno per quella che per molte persone è una vera e propria patologia.
Poche nell’ultimo anno le riduzioni del numero delle giocate pro capite, in generale si assiste a un aumento sia del numero delle persone che si affidano alla fortuna che delle apparecchiature. Sono di due tipi: le più diffuse sono le cosiddette AWP, chiamate anche new slot che accettano solo monete e sono presenti anche in bar e tabaccherie; poi ci sono le VLT, le videolottery, che accettano anche banconote, sono presenti in locali dedicati e consentono vincite più alte.
Un po’ di numeri possono servire a chiarire la situazione. Partiamo da Saronno, il centro più grande con i suoi 39300 abitanti e un reddito pro capite di 25800 euro. Le giocate per ogni abitante ammontano a 622 euro l’anno, gli apparecchi esistenti sul territorio sono 189 (163 Awp e 26 Vlt) cioè 4,8 pro capite. C’è un aumento del 4,5% delle apparecchiature ma le giocate sono diminuite rispetto all’anno precedente del 4,4%. La maglia nera spetta a Uboldo, ma anche perché lungo la Varesina sono presenti alcuni locali esclusivamente dedicati al gioco d’azzardo e che sono parecchio frequentati. Ben 2368 euro pro capite le giocate annue, con addirittura 186 apparecchi installati (a fronte di 10500 abitanti) con un incremento delle giocate dell’8,3% e un aumento delle apparecchiature di ben il 50% (Awp) e 252% (Vlt). Fenomeno come detto dovuto all’apertura di diverse sale da gioco e molti giocatori non sono uboldesi.
Il paese più virtuoso è invece Cislago: 10400 abitanti, 290 euro di giocate annue pro capite, appena 39 awp sul territorio anche se le giocate sono aumentate del 10%; gli apparecchi sono appena 3,7 per abitante. Segue Gerenzano, quasi 11mila abitanti e 385 euro spesi ogni anno per ogni residente. Le macchinette presenti sono 45, una media di 4 per ogni gerenzanese e si registra un aumento di giocate del 4,8% rispetto all’anno precedente. In mezzo, Origgio, settemila e 700 abitanti e una spesa per ognuno di 480 euro.
Le apparecchiature sono solo Awp, in totale 34, numero in aumento del 17% rispetto a dodici mesi prima. Le giocate qui sono aumentate del 9%.