AZZATE Nella lista varesina dei Comuni commissariati non c’è solo Venegono Superiore: a fargli compagnia c’è anche il Comune di Azzate. Stessa sorte e probabile identica data delle elezioni per entrambi i Comuni (25-26 maggio). Diverse sono però le circostanze tanto che in questo momento ad Azzate paradossalmente il sindaco dimissionario Gianni Dell’Acqua potrebbe ancora rientrare in gioco cancellando, con un colpo di spugna, le sue dimissioni.
Si tratta di un’ipotesi estremamente complicata, quasi impossibile da realizzare considerando la ferma volontà del primo cittadino di non tornare più indietro. Eppure Dell’Acqua è ancora titolare della poltronissima di Azzate e volendo ci sarebbero ancora i margini per far retromarcia. Ma il tempo stringe. Il meccanismo è molto semplice. Il sindaco aveva rassegnato le proprie dimissioni il 28 gennaio. Da quel momento dovranno trascorrere 20 giorni perché la sua decisione possa diventare esecutiva. Fino al 17 febbraio, infatti, il sindaco potrebbe ripensarci tornando indietro sui propri passi. Se entro questo termine in Prefettura non dovessero più arrivare comunicazioni le sue dimissioni saranno definitive e si potrà procedere con lo scioglimento del consiglio comunale e di conseguenza con la nomina del nuovo Commissario Prefettizio.
Diverso è invece il caso di Venegono Superiore dove, con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali, è venuta meno la maggioranza e le cadute del sindaco e del Consiglio Comunale sono diventati dei fatti naturali, consequenziali. Ad Azzate, sindaco a parte, nessuno della sua maggioranza ha fatto venire meno, almeno formalmente, il proprio sostegno. Nessuno si è dimesso tanto che ora l’ultima parola, e sarebbe un incredibile colpo di scena, spetta al primo cittadino.
P. Vac.
b.melazzini
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