Azzate – Tavolata della solidarietà ad Azzate: residenti e non residenti si sono ritrovati ieri a mezzogiorno davanti ai cancelli del residence pranzando tutti insieme per manifestare la loro unione. Una scena immortalata anche dalle telecamere de “La vita in diretta”, programma della Rai che trasmetterà oggi pomeriggio il servizio. Prosegue, quindi, la protesta pacifica degli abitanti de “I Sette Laghi”, la struttura che qualche giorno fa la Magistratura ha posto sotto sequestro per presunti abusi di natura edilizia e ambientale. La questione è molto delicata sopratutto per i non residenti, che, con il sequestro in atto, non possono più rientrare all’interno della struttura. Un’area all’interno nella quale si trovano decine di loro casette acquistate anche da molti anni con sforzi economici e sacrifici notevoli.
La battaglia per il residence non si è fermata, neppure ieri dopo che, sabato pomeriggio, una ristretta delegazione di abitanti del residence aveva fatto tappa a Gemonio, da Umberto Bossi. Il Senatur non li aveva potuti incontrare, ma il suo entourage si era impegnato a consegnargli il materiale, riguardante la storia de “I Sette Laghi”, che i ragazzi avevano portato. «Visto che i non residenti non potevano entrare – raccontano alcuni promotori dell’iniziativa – abbiamo deciso di organizzare questa tavolata all’esterno della struttura. In questo modo abbiamo potuto mangiare tutti insieme. Residenti e non residenti resteranno uniti».
Tra gli ospiti della tavolata c’erano anche gli avvocati difensori, Alberto Zanzi e Fabio Ambrosetti, e persino un missionario laico di Somma Lombardo reduce da quasi un ventennio di vita in missione in Nicaragua: «Sono venuto qui ad Azzate – racconta il missionario Alberto Boschi – per spirito di solidarietà e di vicinanza verso queste persone delle quali ho appreso le vicissitudini attraverso le Tv e i giornali. Dopo averli conosciuti devo dire che si tratta d famiglie che hanno dato prova di grande amore fraterno e di convivenza pacifica».
Il missionario è molto dispiaciuto per quello che sta accadendo: «Hanno già manifestato – insiste – la loro disponibilità a intervenire nel caso in cui fossero accertati dei problemi ma chiedono solo di vivere in modo tranquillo. Mi sembra importante in questo momento stare vicini a queste persone che sperano solo di trascorrere un’esistenza serena e pacifica. Probabilmente si sta cercando di dividere le persone creando questa diversità tra residenti e non residenti ma gli abitanti dei questo residence stanno dando dimostrazione di grande unità». Davanti ai cancelli c’erano anche gli avvocati: «Aspettiamo risposte in tempi ragionevoli – dice l’avvocato Alberto Zanzi – abbiamo depositato le domande come imposto dal sindaco, ora aspettiamo le risposte».
Pino Vaccaro
p.rossetti
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