Sangue al Camping Sette Laghi di Azzate: un uomo, Marino Bonetti artigiano di 47 anni, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa da Maurizio Ammendola, un operaio suo coetaneo. Entrambi residenti della struttura sottoposta a sequestro dallo scorso autunno per una questione di abusi edilizi. Entro il 30 giugno, salvo proroghe, gli abitanti del residence dovranno sgomberare l’area. L’autore materiale degli spari si è già costituito in Questura: subito dopo aver freddato con la pistola Bonetti,
Ammendola accompagnato dalla fidanzata si è recato in Questura a Varese confessando il delitto e ammettendo le proprie responsabilità. Per il momento non è ancora chiaro il motivo che ha scatenato la rabbia dell’operaio. Sembra che entrambi avessero partecipato alla riunione informale che si era tenuta domenica per discutere del futuro del campeggio. Sembra che non ci fossero stati screzi. Insieme erano poi rientrati nella casetta e dopo cena, in tarda serata, Ammendola ha poi sparato uccidendo l’amico. Al campeggio sono tutti sconvolti per quanto accaduto e per le conseguenze che potrebbero esserci: «Questa cosa non ci voleva – ripetono – adesso ci faranno chiudere di sicuro».
© riproduzione riservata