L’incontro è avvenuto nel posteggio delle Ferrovie Nird di Varese: lei, rumena tutta d’un pezzo di 35 anni, lui Max Laudadio, uno degli intrattenitori e dei volti più noti di Striscia la Notizia, il tg satirico firmato Antonio Ricci.
La puntata in onda l’altra sera ha mostrato una truffa che sconfina nel caporalato. La donna, che non vive a Varese, è stata contattata da Laudadio dopo che due aspiranti badanti hanno segnalato l’accaduto.
L’incontro varesino avrebbe dovuto segnare la tappa di un colloquio di lavoro. Ma così non è stato: la romena, capito al volo che si trattava di una trappola, se l’è data a gambe. E non ha risposto alle domande di Laudadio.
Stando a quanto denunciato dalle due donne che si sono rivolte a Striscia la Notizia, la recluta truce percepiva in tutto 700 euro dalle malcapitate: 200 euro per avere l’incontro, 400 euro per essere ammesse negli elenchi dell’agenzia interinale che le assoldava, e 100 euro per il viaggio.
Evidentemente la coordinatrice del giro aveva anche una percentuale per il via vai di badanti connazionali che, in collegamento con la Romania, importava forse su commissione salvo poi piazzarle a percentuale in case di benestanti in provincia e non.
In molti, nelle scorse settimane avevano del resto notato uno strano via vai di straniere, tutte badanti, in zona via Morosini. Si incontravano tutte intorno alle 16 in quella strada che porta alle stazioni.
Ora la squadra mobile della questura di Varese ha aperto un’inchiesta.
L’agenzia interinale oggetto del presunto traffico compiacente di badanti, con mazzette elargite alla caporale, ha partecipazione romena e non ha sede a Varese città ma nel Sud della provincia.
La polizia acquisirà le testimonianze delle due donne che hanno denunciato e ovviamente ascolterà quella che viene indicata quale vera e propria tenutaria.
Le ragazze venivano destinate a famiglie di tutto il Nord Italia: non si tratta soltanto di Varese.
Secondo quanto appurato, la caporale ordinava badanti in madre patria a secondo delle richieste che raccoglieva in Lombardia e no solo.
Quindi si faceva pagare dalle malcapitate, le faceva mettere in regola dalla co piace te agenzia interinale e le smistava.
Ora la polizia verificherà l’attendibilità delle due testimoni: l’accusata, infatti, nega ad oltranza e no. E quindi accerterà fatti e responsabilità.
Ad oggi non è stato preso alcun provvedimento e nessuno dei coinvolti è formalmente accusato di qualcosa di specifico . Nelle prossime ore l’inchiesta proseguirà.
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