Nel Carroccio si scatena il putiferio, dopo che il segretario cittadino Carlo Piatti ha invitato i propri militanti a “consigliare” agli amici che sostengono il Pd a votare Orlando, in chiave antirenziana. Il giorno dopo arriva infatti una dura presa di posizione da parte del segretario nazionale della Lega Lombarda Paolo Grimoldi e del segretario provinciale Matteo Bianchi.
«La Lega Nord in Lombardia non darà mai alcuna indicazione di voto ai suoi iscritti per le primarie del Partito democratico – dice Grimoldi in un comunicato – per il partito con il maggior numero nazionale di indagati, per il partito del pessimo governo e dei responsabili dell’invasione degli immigrati, e dove è avvenuto, come a Varese, si è trattato di un’iniziativa personale di un singolo esponente, un’iniziativa a titolo personale non concordata e non condivisa con gli organi interni del movimento, da cui come Lega Nord prendiamo le distanze. La Lega Nord in Lombardia è impegnata nella battaglia per il referendum per le autonomia della Regione e per le mille battaglie quotidiane per aiutare i suoi cittadini, le sue imprese e i suoi territori e non ha certo tempo da perdere immischiandosi nelle elezioni primarie del partito che sta trascinando il Paese verso il baratro».
«Sappiamo tutti quanto Renzi si sia dimostrato un pericolo per le autonomie locali e la rappresentanza democratica attraverso la sua riforma bocciata dal popolo – aggiunge Bianchi – quindi ci auguriamo per il bene delle stesse che il Pd possa avere un cambio di passo. Tuttavia gli iscritti alla Lega non parteciperanno a nessuna consultazione primaria di nessun altro partito. Abbiamo altro da fare e le energie le spendiamo per raggiungere i nostri obiettivi, non per dedicarci a dispute interne ad un altro partito».
Sulla questione interviene anche il segretario cittadino del Pd Luca Paris. «L’invito ai suoi rivolto dal segretario cittadino della Lega, Piatti, per votare alle primarie nazionali del Pd – scrive Paris – mi pare uno scivolone politico abbastanza goffo, ed altrettanto senza fondamento mi pare la sua motivazione, cioè quella di voler utilizzare un percorso di partecipazione dei cittadini alla vita politica nazionale, come quello delle primarie del 30 aprile, in chiave di stretta politica cittadina».
Intanto, nella serata di oggi, verso le 21, Gianni Fava, avversario di Matteo Salvini alla carica di segretario federale al prossimo congresso, incontrerà i militanti ad Arcisate, nel palazzo comunale. Secondo fonti interne al Carroccio, una consistente parte degli ex barbari sognanti, l’area più autonomista della Lega, sarebbe schierata con Fava.