– «Sono innocente e assolutamente estraneo alla vicenda che mi viene contestata. Confido che tutto venga chiarito in tempi accettabili». Sono le parole di , sindaco di Brenta e presidente del consorzio del Medio Verbano, arrestato l’altro ieri con le accuse di falso e favoreggiamento nei confronti di , ex comandante della polizia locale del Medio Verbano riarrestato l’altro ieri con una nuova accusa di peculato. Ballardin ha chiarito la sua posizione affidando la propria dichiarazione all’avvocato difensore .
Bezzolato e Ballardin sono stati arrestati dai militari della Gdf di Luino nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria coordinata dal pubblico ministero . Ballardin e Bezzolato, entrambi ai domiciliari, sono stati arrestati su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip . Bezzolato era stato già arrestato ad agosto, sempre con l’accusa di peculato. Avrebbe utilizzato il comando di polizia locale come una sorta di agenzia di vigilanza privata facendo servizio d’ordine alle feste organizzate da alcune pro loco del territorio intascando i compensi per il lavoro svolto. Da quel filone d’indagine arriva l’ordinanza che ha portato all’arresto di sindaco ed ex comandante.
La finanza di Luino, controllando i conti dell’economato, ha scoperto un ammanco di 1.600 euro (poi salito a 2.400 euro). Per l’accusa Ballardin e Bezzolato, che avrebbe illecitamente prelevato i soldi, si sarebbero accordati per organizzare un falso ritrovamento di una busta contenente proprio 1.600 euro dichiarando che il denaro non aveva mai lasciato gli uffici del comando della locale del Medio Verbano. «Faremo ricorso al tribunale del Riesame – spiega , legale di Bezzolato, che a sua volta rigetta ogni accusa – chiedendo l’immediata liberazione del mio assistito. Si è trattato di un mero pasticcio contabile, nessuno ha prelevato illecitamente quella cifra. Può capitare in qualunque azienda che a livello contabile manchino delle somme, ma questo non è indice di una sottrazione».
Ricorso al Riesame anche per Ballardin: «Attendiamo ora l’esito dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip – spiega Mainetti – Dopo chiederemo l’immediata revoca della misura di custodia cautelare». In caso contrario anche per il primo cittadino di Brenta ci sarà il ricorso al Riesame. L’interrogatorio di garanzia non è ancora stato fissato: trattandosi di persone aidomiciliari e non in carcere, il gip ha 10 giorni dal momento dell’arresto per fissare l’interrogatorio.