Balli latinoamericani e yoga Ecco l’elisir della Ronzoni

Besozzo Tra qualche passo di bachata, una piroetta per seguire il ritmo delle danze caraibiche ed una lezione di yoga, la vita degli anziani ospiti della Fondazione Ronzoni di Besozzo scorre a ritmo di musica. Ogni giovedì alla casa di riposo si balla il latino americano, grazie ai volontari della scuola di danza Fuego Latino Style di Besozzo. Un’attività innovativa soprattutto se associata ad una casa di riposo, ma che fa molto bene al benessere psicofisico degli ospiti, la cui voglia di ballare e di impegnarsi ha colpito persino gli istruttori.

«La loro vivacità e perseveranza con cui vogliono cimentarsi in qualche passo di bachata ci sono entrati nel cuore – raccontano Enrico, Gianni ed Alessandra di Fuego Latino – siamo davvero soddisfatti e gratificati dei risultati ottenuti». Alle lezioni di ballo latino americano partecipano sia gli anziani normo abili, sia quelli con difficoltà a deambulare, oltre che ad amici e parenti degli ospiti.

Il giovedì, la Ronzoni si trasforma in una piccola balera. «Alcune nostre ospiti sono in grado di iniziare e concludere un ballo completamente a tempo di musica, meglio dei ventenni» sottolineano gli istruttori. Anche per gli anziani diversamente abili, il ballo è una grande risorsa. «Abbandonano deambulatori e carrozzelle, dimenticandosi per qualche minuto del loro handicap e con l’ardore di un maratoneta cercano a piccoli passi di farsi trasportare dal ritmo delle canzoni caraibiche» raccontano Enrico, Gianni a Alessandra.

Una voglia di vivere e di divertirsi che a volte sorprende gli stessi istruttori. Per gli anziani c’è anche il corso di yoga al martedì, tenuto da Laila Fabro. «Lo yoga – spiega l’istruttrice – rispetta il processo di invecchiamento, rendendolo più lieto e meno doloroso, perché fare yoga significa migliorare il proprio stato fisico e psichico». Gli anziani ospiti della Ronzoni dimostrano grande interesse anche per questa disciplina. «Il loro interesse gli ha spinti a chiedermi di preparare una lezione scritta, in modo che potessero praticare anche da soli, durante la settimana, senza la mia presenza; lo yoga ha fatto rinascere in loro la voglia di nuovi obiettivi e nuovi percorsi» conclude Laila.
Matteo Fontana

f.artina

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