Banco Farmaceutico. E’ possibile donare fino al 10 febbraio in una delle 145 farmacie convenzionate del Varesotto

Alta l'adesione dei farmacisti alla XXV edizione delle giornate del Farmaco. Il territorio si contraddistingue sia a livello regionale sia nazionale per la sua generosità. Lo scorso anno raccolti 18.000 confezioni di medicinali

VARESE – Ancora due giorni per donare un farmaco da banco nelle 145 farmacie convenzionate del Varesotto e destinarlo a una delle oltre 70 associazioni che aderiscono al Banco Farmaceutico. L’iniziativa benefica delle “Giornate del farmaco”, inizialmente associata al Banco Alimentare, è giunta adesso alla sua 25ma edizione. Il sostegno farmaceutico è destinato a persone fragili, senza possibilità economiche per far fronte alle spese per medicine di uso comune.

L’importanza di simili azioni di solidarietà sociale è rimarcata anche dall’assessore ai servizi sociali del Comune di Varese, Roberto Molinari, durante la presentazione della Settimana del dono del farmaco, allorché ha affermato che «Oggi c’è grande bisogno di solidarietà davanti a una sofferenza crescente».

La richiesta maggiore è di farmaci antinfluenzali e pediatrici, analgesici, antifebbrili e antistaminici, farmaci ginecologici, preparati per la tosse e decongestionanti nasali e per i disturbi gastrointestinali, antinfiammatori, farmaci per i dolori articolari e disinfettanti. I farmaci più donati solitamente sono quelli antinfluenzali, ma anche molte medicine per l’apparato digerente e anche per l’igiene personale, il benessere e la cura della persona.

Un po’ di numeri

In tutt’Italia il Banco Farmaceutico sostiene 436.000 indigenti attraverso 2000 enti e nel territorio varesino le realtà assistenziali sono 76 e seguono oltre 7000 persone in stato di bisogno.

Nell’edizione 2024 sono stati raccolti quasi 18.000 medicinali a fronte di una richiesta di 25.000, per un valore totale pari a 161.230 euro. Oltre 6000 persone di 75 enti i beneficiari dell’iniziativa, con circa il 69% del bisogno soddisfatto. Tuttavia il dato positivo è che la provincia di Varese è risultata più virtuosa della media nazionale, facendo registrare, per di più, il dato più alto di tutta la Regione Lombardia.