– Oltre 25 anni di condanne complessive per la banda Cutrì. A un anno di distanza dalla rocambolesca fuga da film dal tribunale di Gallarate (era il 3 febbraio del 2014), sono arrivate le prime sentenze.
Diversi componenti del gruppo di “fuoco”, responsabili dell’evasione di , hanno, infatti, patteggiato ieri mattina in tribunale a Busto Arsizio. Davanti al Giudice , hanno patteggiato a 4 anni e due mesi, , anche lui 4 anni e due mesi, come anche , il più piccolo dei fratelli Cutrì.
Ha patteggiato una condanna più lieve a tre anni e sei mesi, (3 anni e sei mesi). La sentenza più pesante ha riguardato invece , accusato di omicidio colposo: secondo la ricostruzione processuale, Lianza sarebbe, infatti, il responsabile del fuoco “amico” che avrebbe ucciso , il secondo fratello di Domenico, considerato la “mente”, l’ispiratore del clamoroso piano di fuga. Ha patteggiato una condanna a un anno .
È stata, invece, rinviata a giudizio la fidanzata di Antonino Cutrì,
. Ha deciso di andare a dibattimento anche Adamo Bhune, fratello di Aristotele. Il processo per chi ha deciso di dibattere in tribunale è stato fissato per il prossimo 21 aprile. L’avvocato , legale difensore di Carlotta Di Lauro, ha espresso soddisfazione per come si sono sviluppati ieri i fatti. Anche l’avvocato difensore di Cutrì ha accolto con soddisfazione la portata dei patteggiamenti di ieri mattina. «Ne abbiamo discusso a lungo con la Procura – dice l’avvocato – alla fine abbiamo raggiunto un accordo con il Pm per la pena. Il problema è che c’erano diversi reati reiterati. Con il patteggiamento il massimo è 5 anni, ma considerando l’accumulo si è saliti velocemente. In fin dei conti, considerando l’accumulo dei reati, è una pena non pesante, può essere una buona uscita. Credo che si siano meritati le generiche poiché sono stati tutti molto collaborativi. Per Adamo Bhune, invece, non abbiamo patteggiato perché puntiamo all’assoluzione».
La figura chiave della prossima udienza è senza ombra di dubbio quella di Carlotta Di Lauro: la ex fidanzata di Antonino Cutrì non ha patteggiato, puntando forte sul dibattimento del 21 aprile. La donna ha sempre negato di essere a conoscenza del piano di fuga messo in piedi dal fidanzato, rigettando un suo consapevole coinvolgimento in tutta la vicenda. Tenterà di far valere le proprie ragioni durante la prossima udienza.