Banda del rame, nuovo blitz E ora sono tutti infuriati

TRAVEDONA MONATE La banda del rame è tornata a colpire: nella notte è stato infatti depredato il cimitero comunale di Travedona Monate. Un episodio che ha fatto infuriare il sindaco Andrea Colombo indignando la comunità del paese. Stanno indagando i carabinieri ma non sarà facile risalire in tempi brevi all’identità dei responsabili. Intanto restano i danni e la rabbia per un fenomeno, quello dei furti di rame al cimitero, che sembrava ormai sotto controllo e che invece è

riesploso con forza.
«Non ci sono parole – commenta il sindaco di Travedona Monate – per descrivere chi se la prende persino con i morti. Come si può rubare in un cimitero? E’ intollerabile. Abbiamo già sporto una regolare denuncia ai carabinieri. In questo momento non sappiamo con precisione l’entità del danno complessivamente subìto. Il rame è stato rubato sia dalle cappelle private che dalla parte più propriamente pubblica». I cacciatori di rame, infatti, non si sono risparmiati e nel giro di qualche ora hanno fatto incetta del ricercato materiale.
Secondo una prima ricostruzione effettuata sul posto, i ladri hanno approfittato della posizione molto isolata in cui si trova il cimitero per assaltarlo. Nessuno si sarebbe accorto di nulla tanto che l’attività di rimozione e di recupero del rame potrebbe essersi protratta anche per qualche ora. Non ci sarebbero testimonianze oculari dell’accaduto anche se l’amministrazione comunale confida nel contributo offerto dalla tecnologia per chiarire le responsabilità. «Nel cimitero – spiega il primo cittadino – non ci sono telecamere ma ce ne sono nelle vicinanze. Chissà che la videosorveglianza non sia riuscita a registrare qualche importante numero di targa». Gli inquirenti sono stati già messi al corrente della situazione e stanno indagando ma intanto torna a essere alto l’allarme furti nei cimiteri.
I ladri ci hanno messo poco per raggiungere i punti più sensibili del cimitero. A questo punto è iniziata l’operazione di scasso e rimozione del rame da alcune cappelle private, forse una decina in tutto. I cacciatori di rame hanno scardinato il materiale e lo hanno caricato a bordo di qualche mezzo pesante. I ladri, non paghi del bottino arraffato, hanno proseguito smantellando il rame che si trovava nelle canaline della copertura del cimitero. Muniti degli appositi attrezzi hanno scardinato le canaline depredando la maggiore quantità di materiale possibile. Una quantificazione ancora da stimare: «In questo momento – conclude il sindaco – non sappiamo se i ladri hanno derubato anche delle tombe». A questo punto, dopo aver fatto incetta di rame, i malviventi hanno abbandonato il cimitero facendo perdere le proprie tracce.
Pino Vaccaro

s.bartolini

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