Bando Dissesti di Regione Lombardia: alla provincia di Varese 6,5 milioni per 22 interventi

Chiuso il termine per la presentazione delle domande. Le risorse sono destinate a fondo perduto a Comuni montani o parzialmente montani e loro Unioni, Comunità montane, Province, Enti gestori dei Parchi e delle Riserve regionali. Ecco a cosa sono destinate

MILANO – Si è chiuso il termine per la presentazione delle domande del bando ‘Dissesti 2024’: le domande presentate sono 267 per un totale investimenti di 110.460.938 euro e una richiesta di contributo regionale per complessivi 88.295.830 euro. La misura, nata su input dell’assessore della Regione Lombardia a Enti locali, Montagna e Risorse Idriche, Massimo Sertori, finanzia la realizzazione di interventi e opere di difesa del suolo con 7,7 milioni di euro derivanti dai trasferimenti dello Stato delle risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit).

Le risorse sono destinate a fondo perduto a Comuni montani o parzialmente montani e loro Unioni, Comunità montane, Province, Enti gestori dei Parchi e delle Riserve regionali. È previsto un contributo fino al 50% (estendibile al 90% per soggetti beneficiari i Comuni con popolazione sino a 5.000 abitanti, le Comunità Montane e gli Enti gestori delle aree protette) della spesa dell’intervento ritenuta ammissibile e realizzabile. Gli interventi dovranno essere completati entro il 31 agosto 2026.

“La risposta al bando – dichiara l’assessore Massimo Sertori – evidenzia quanto l’iniziativa proposta nasca da un’esigenza tangibile dei territori montani.Si avvia ora la fase istruttoria per la selezione degli interventi ammissibili e, sulla base della graduatoria, di quelli finanziabili”.

“Regione Lombardia – conclude Sertori – considera di primaria importanza garantire la sicurezza del territorio, sostenendo le zone montane nel fronteggiare le criticità causate da eventi meteorici estremi”.

Alla provincia di Varese sono tati assegnati 6.462.818 euro per 22 interventi.

Tipologie di interventi

Gli interventi finanziabili sono la realizzazione e manutenzione straordinaria di opere idrauliche e di regimazione idraulica del reticolo minore di competenza comunale; il ripristino di versanti e porzioni di territorio montano soggette a fenomeni di dissesto idrogeologico, di instabilità strutturale, erosione superficiale, degrado delle caratteristiche geotecniche di terreni e ammassi rocciosi; la realizzazione e la manutenzione straordinaria di opere per la mitigazione e la prevenzione di fenomeni valanghivi; opere per la mitigazione e la prevenzione di fenomeni di incendio boschivo e l’acquisto e l’installazione di sistemi di allarme e di monitoraggio strumentale.