«Banks vuole fare le coppe e Bizzozi non ci ha dato una risposta entro i tempi stabiliti». In qualità di nuovo responsabile dell’area tecnica e in simbiosi con il direttore sportivo, Simone Giofré, Cecco Vescovi sta lavorando alla costruzione della squadra per la prossima stagione. La Pallacanestro Varese ripartirà da un nuovo presidente, da un nuovo assetto del Consorzio ma – anche se è prematuro definirle certezze – senza due dei protagonisti dell’ottimo finale di stagione.
Stiamo procedendo con i cambiamenti, in modo da poter impostare al meglio il lavoro di programmazione della prossima stagione.
Non ancora, non posso dire oggi quale sarà il giorno in cui sarà effettuata la scelta. Nel frattempo stiamo anche riflettendo sul futuro del Consorzio, squadra questa che merita tutta quanta insieme un ringraziamento per quanto fatto finora.
Il suo agente ci ha comunicato molto chiaramente che il giocatore avrebbe il desiderio di disputare le coppe, per esprimersi su un palcoscenico europeo, e che vorrebbe altresì ottenere un contratto che sia il più vantaggioso per lui dal punto di vista economico. Credo che sia da un lato normale che la gente si affezioni ai protagonisti, ai più forti, ma dall’altro trovo altrettanto inevitabile per un professionista avere queste ambizioni.
No, questo non lo si può ancora affermare, mai dire mai. Non ci sono certezze al momento, solo parole.
Nuovo allenatore: come siamo messi?
È un’altra questione aperta.
Noi abbiamo espresso il nostro interessamento, ma non siamo andati oltre per non intrometterci, com’è doveroso che sia, nella missione che il Poz sta ancora cercando di portare a termine, con un obiettivo importante come quello della promozione in serie A (è sotto 2-0 nella finale con Trento). Aspettiamo la fine dei playoff di LegaDue e poi si vedrà.
Innanzitutto, mi fa piacere che si scriva del buon lavoro fatto, anche insieme, da parte di due tecnici che hanno lavorato a Varese, uno per un solo anno, l’altro per due. Detto questo, noi la nostra proposta a Bizzozi l’abbiamo fatta.
Attendevamo una risposta entro tempi ragionevoli, ma questa risposta non è arrivata. Bizzozi ha chiesto di poterci pensare su, per cui da parte nostra ci sentiamo liberi di guardarci attorno.
L’eliminazione di Cantù al primo turno: stiamo parlando di una squadra che poteva ambire a lottare per il titolo. Probabilmente, questi playoff sono arrivati nel momento per loro meno favorevole, dal punto di vista fisico in particolare.
I fatti extrasportivi hanno contribuito a compattare ancora di più la squadra.
L’Armani è fatta così, ha sempre mostrato alti e bassi, ma io credo che alla lunga il valore della squadra uscirà, permettendole di prendere il sopravvento.
Ma i sardi non sono “obbligati” a passare il turno, hanno già messo comunque insieme una stagione da incorniciare, vincendo la Coppa Italia e rallentando come minimo la corsa di Milano in questi playoff.
Il pallone fa parte della grande tradizione varesina quanto la pallacanestro e sfide così importanti riscaldano l’ambiente. Mi aspetto il Varese ancora in serie B.
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