MILANO – Un momento di forte spiritualità e solidarietà ha caratterizzato la serata di lunedì 24 febbraio alla Basilica di San Vittore, dove numerosi fedeli si sono riuniti per pregare per la salute di Papa Francesco, la cui condizione medica preoccupa molti. Alle 20:30, il vicario episcopale Franco Gallivanone ha dato inizio alla recita comunitaria del rosario, un atto di vicinanza che ha coinvolto la comunità cattolica in un gesto di affetto e preghiera collettiva.
«È un momento di vicinanza e affetto. La preghiera diventa tenerezza, proprio come quella che i figli offrono ai loro genitori nei momenti difficili», ha dichiarato Gallivanone, invitando i presenti a pregare affinché la Madonna sorregga il Papa in questa difficile prova. La basilica era gremita di fedeli, ma chi non ha potuto partecipare di persona si è unito in preghiera seguendo il rosario in streaming, dimostrando quanto profondo sia il legame tra il Santo Padre e la sua comunità.
Don Maurizio Cantù, decano della chiesa, ha sottolineato come, nei momenti di fragilità e sofferenza, la preghiera diventi un atto naturale di vicinanza. «Quando qualcuno della famiglia sta male, è normale unirsi e pregare», ha spiegato, estendendo il pensiero anche agli anziani che, come il Papa, vivono attualmente situazioni di debolezza fisica.
Quella di lunedì è stata una serata di riflessione e di unione, durante la quale la comunità ha trovato conforto nella fede e nella forza della preghiera, rivolgendo il proprio pensiero e affetto al Santo Padre e a tutti coloro che si trovano in condizioni di fragilità.