New York, 30 set. (TMNews) – Kobe Bryant e la Virtus Bologna hanno trovato un accordo, almeno a livello verbale, che consentirà alla stella dei Los Angeles Lakers di giocare le prime dieci partite della stagione con il club emiliano. Sistemata la questione economica – a Bryant andranno circa 2,5 milioni di euro (più di 3 milioni di dollari) per 10 incontri da giocarsi in 40 giorni – per ufficializzare l’accordo, secondo il presidente della Virtus Claudio Sabatini “mancano alcuni dettagli e le firme”. La possibilità di portare Kobe a giocare in Italia è nata dal blocco del campionato americano, la National Basketball Association, che sta posticipando l’inizio della campionato negli Stati Uniti.
A complicare una trattavia che, se andasse a buon fine, segnerebbe un evento memorabile per tutto il basket italiano, ci sono i presidenti di Cremona e Varese. Sabatini, infatti, aveva proposto di riprogrammare il calendario della stagione, spostando le date di alcune partite di modo da creare un palinsenso che portasse Bryant a giocare nei palazzetti principali e contro le squadre più famose della Serie A di basket. La Virtus, di conseguenza, aveva richiesto una deroga per poter giocare le prime due partite in casa, una possibilità altrimenti esclusa dalle regole del campionato. A questo punto è arrivata l’opposizione delle due squadre che rischia di far saltare l’accordo economico col giocatore: la grande presenza di pubblico, infatti, è fondamentale per la società al fine di ammortizzare i costi dell’ingaggio.
La prima partita è pervista per il 9 ottobre, a Bologna, contro la Virtus Roma, quindi una risoluzione della questione è attesa a giorni. Kobe Bryant, dal canto suo, ha dichiarato nei giorni scorsi che per lui sarebbe “un sogno” poter tornare a giocare a “casa sua”, in Italia. Da bambino Bryant ha vissuto a Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia dove giocava il padre Joe “Jellybean” Bryant.
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