Basso fa il vuoto e vince a Carnago

Dopo aver fatto il vuoto dietro di sè, Ivan Basso a braccia alzate ha vinto il Gran Premio Industria, Commercio e Artigianato.
Come spesso accade quando le condizioni atmosferiche sono così brutte, quella di ieri è stata una gara a eliminazione. Nonostante la direzione abbia deciso di levare un giro dai dieci previsti e riducendo il chilometraggio totale a 180 chilometri (anziché gli originari 200), alla fine sono stati solo trentuno i corridori giunti al traguardo, su centoquarantatre partiti.

/>La cronaca, con la corsa che racconta di un timido tentativo di fuga andato via nei primi chilometri, fuga che nonostante abbia toccato anche i 5′ di vantaggio sul gruppo non ha mai preoccupato più di tanto. Tutto si è deciso nell’ultimo giro, quando Basso è evaso dal gruppo dei superstiti in compagnia di Daniele Colli: i due hanno continuato fianco a fianco per un po’ di chilometri, dandosi cambi regolari e preparando i tifosi a un arrivo in coppia che avrebbe in realtà penalizzato il nostro Ivan, che in volata non è un drago. Basso ha capito che per vincere avrebbe dovuto staccare il suo compagno di fuga prima dell’arrivo: l’occasione si è puntualmente presentata, ghiotta, sulla salita di Castelseprio posta a 3 chilometri dal traguardo. Basso ha fatto il vuoto, e lo ha fatto a modo suo: in progressione, senza scatti secchi o attacchi brucianti, ma semplicemente aumentando gradualmente il ritmo fino a renderlo impossibile per il povero Colli. Ritrovatosi solo, Ivan ha continuato a menare il suo ritmo aumentando il vantaggio sul gruppo e mettendo in ghiaccio la sua vittoria.
Dietro, mentre lui tagliava il traguardo in un tripudio di applausi (a proposito: ma quanta gente c’era ad applaudire i corridori, sotto l’acqua per ore?), il gruppo riassorbiva il fuggitivo Colli (da segnalare anche un tentativo, nel finale, di Raisoni, cugino di Basso): negli ultimi metri Giajro Ermeti riusciva a prendere qualche metro sugli altri giungendo a 14” da Ivan, poi Colli e il resto del gruppo arrivati a 21”.

e.romano

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