«Che gioia oggi vedere questa piazza piena di gente allegra». Alle 15.02 di ieri Re Risotto, che mercoledì scorso si è visto consegnare le chiavi della città di Gallarate dal sindaco , è salito sul palco allestito in piazza Libertà per l’ormai tradizionale discorso di saluto al carnevale con accanto l’altra maschera tradizionale della città, la sua compagna Regina Luganeghetta. Un carnevale, quello gallaratese, organizzato dalla Pro loco, perfettamente riuscito. «La nostra gente che fa festa, la nostra festa prima della quaresima» ha detto Re Risotto. Che è poi entrato nel vivo del suo discorso davanti a una piazza davvero gremita di maschere, grandi e piccine, dove Star Wars l’ha assolutamente fatta da padrone.
«Gallarate è sempre stata una città aperta – ha detto Re Risotto – qui nessuna ti chiedeva da dove arrivavi, da dove venivi. Ti chiedevano, e ti chiedono ancora: hai voglia di lavorare? Sì? Allora sei benvenuto. Ed è così che negli anni Gallarate è cresciuta, è diventata grande». Serissimo Re Risotto, con la Cadillac bianca datata 1965 con cui ha raggiunto piazza Libertà, posteggiata non lontano ha ricominciato: «Hanno cercato di abbatterla la nostra Gallarate, di demolirla. Ma noi siamo ancora qua. Perché Gallarate tornerà sempre». Quindi l’aperto accenno alla politica: «Bisognerebbe che chi comanda, chi è responsabile, insomma, faccia di più – ha detto Re Risotto – Parlo con le autorità più in alto, è troppo poco quello che ci ritorna». Quindi l’appello conclusivo: «Dobbiamo essere uniti, tutti i partiti, tutte le forze politiche – ha concluso Re Risotto – Tutti insieme ce la facciamo, tutti insieme torniamo a essere più grandi di prima».
Il centro storico gallaratese ieri pomeriggio sembrava davvero irriconoscibile. Per qualche ora ha governato lo splendido caos allegro che soltanto il carnevale sa portare in città. Per il centro hanno sfilato la Brianza Band Parade, divisa nera con banda verde e suono cristallino, la Suca Band, completamente formata da repliche di Minnie e Topolino formato king size. C’era chi era appena tornato dal Carnevale di Viareggio e chi, invece, era reduce da Venezia. Come le splendide maschere, con costumi realizzati in modo del tutto artigianale, che hanno sfilato sul secondo palcoscenico allestito in piazza Libertà.
A far ballare tutti, con lunghi applausi soprattutto da parte delle bambine, ci hanno infine pensato le majorette con le loro acrobatiche coreografie. Una festa riuscita, che ha portato in piazza migliaia di gallaratesi e non.