– «Varese è fatta di persone generose e che si impegnano». Ad affermarlo è monsignor , ormai ex prevosto della città, che domenica 13 settembre durante la messa delle 10 saluterà ufficialmente la comunità del centro cittadino.
Arrivò a Varese, da varesino doc nato in via Bagaini, il primo settembre 2006 e ora si ritira in pensione in quel di Biumo Inferiore.
Nove anni intensi, caratterizzati da grandi cambiamenti nella Chiesa, basti pensare che quando arrivò
era parroco di San Vittore e ora che se ne va lo è anche di Casbeno, Bosto e Brunella. Ma anche di grandi fatiche per il popolo varesino alle prese con una lunga crisi economica.
«Al di là delle apparenze Varese ha risorse di attenzione, generosità e accoglienza. Al di là del carattere varesino, che sembra distaccato e chiuso, in questi anni ho potuto toccare con mano la presenza di persone generose che si impegnano».
«Sono fiducioso che si possa proseguire su questo fronte. Il mandato di monsignor Maffi, mio predecessore, è stato caratterizzato molto dall’aspetto della carità. Per lui era fondamentale una realtà di questo tipo. Oggi sono una presenza che agisce ed è influente in città». Ci tiene proprio a questo aspetto dei varesini monsignor Donnini che mette la capacità di relazione sopra a tutto: «A Varese ci sono nato, ma i miei non sono di qui. Qui ci si trova tra gruppi di persone che si conoscono, ma non è che uno resti isolati. Magari in altre città ti accolgono subito, c’è una differenza di carattere, ma non è detto che siano più ospitali. Qui c’è uno stile diverso».