Basta tuffi pericolosi nel lago A Ispra c’è la Protezione civile

ISPRA Operazione «Lago sicuro» con gli agenti di polizia locale e i gruppi di protezione civile di Ranco, Taino e Ispra. Così per tutta l’estate questo ramo del lago Maggiore sarà tenuto sotto strettissima vigilanza dai volontari della Prociv, coordinati costantemente, nella loro opera di monitoraggio, dalle motovedette della Guardia Costiera. Anche quest’anno, quindi, il progetto di sicurezza promosso dalla Provincia di Varese in collaborazione con gli enti locali bagnati dal Lago, e caldeggiato a Ispra dall’assessore

alla Sicurezza Gianni Turetta e dal comandante Raffaele Esposito, prenderà presto il via.
La sicurezza del lago continua, quindi, a essere un tema di strettissima attualità. Pochi giorni fa, infatti, il giovanissimo Fadel Yabre, diciassettenne di Malgesso originario del Burkina Faso, è stato inghiottito nelle acque del lago Maggiore all’altezza di Caldè. Una tragedia enorme che ha sconvolto un’intera comunità, quella di Malgesso, e che ha ricordato a tutti quanto le acque del lago possano essere pericolose se sfidate con imprudenza. Proprio per evitare che tragedie di questo tipo possano ricapitare, gli uomini della Protezione Civile pattuglieranno a piedi e in macchina le coste del  bacino a caccia di bagnanti imprudenti. Sì perché il primo obiettivo dei volontari è evitare che qualche sconsiderato, com’è accaduto molto spesso anche negli ultimi giorni, si tuffi dal molo del porticciolo di Ispra. «I tuffi nella zona portuale – spiega il comandante della polizia locale di Ispra, Raffaele Esposito – sono vietati. Il Demanio, infatti, con la nuova segnaletica che verrà predisposta già nei prossimi giorni renderà esecutivo un provvedimento di divieto di balneazione già esistente. E’ vietato tuffarsi per una questione di sicurezza poiché stiamo parlando di una zona di attracco per le imbarcazioni dove, per ovvi motivi, è molto pericoloso nuotare. La priorità è l’incolumità dei bagnanti e purtroppo molto spesso giornate di divertimento, a caccia di refrigerio in acqua, rischiano poi di trasformarsi in tragedia». Nel mirino della Prociv e della polizia locale non ci sono solo i bagnanti ma anche le imbarcazioni che abusivamente attraccano al molo di Ispra. La zona del bacino che fa capo al lungolago Cristoforo Colombo e Magellano, oltre al tratto di via Riviera verrà costantemente pattugliata: «L’obiettivo – dice Esposito – è verificare che l’attracco al porto non sia abusivo. Esistono i posti barca già assegnati che durante la stagione estiva vengono inopportunamente utilizzati da persone che, non essendo i legittimi titolari, non ne avrebbero il diritto. Cercheremo così – conclude il comandante di polizia locale – di tutelare chi ha il diritto di attraccare al porto sanzionando i furbetti».

b.melazzini

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