Andare a fare punti sul campo della squadra più lanciata del girone. Mica facile, ma provarci è un obbligo. Oggi alle 17.30 la Pro Patria è di scena al “Lino Turina” contro una Feralpi Salò che scoppia di salute, almeno a giudicare dagli ultimi due risultati (3-0 casalingo sull’Alessandria dei miracoli, e vittoria per 2-1 in trasferta a Bassano). Li chiamano i “Leoni del Garda” e, vista la classifica, i giocatori verdeazzurri stanno onorando il loro soprannome.
Dopo qualche stagione di assestamento, la Feralpi del patron Giuseppe Pasini sembra ormai pronta a spiccare il grande salto verso la Serie B. O perlomeno a tentarlo con qualche ragionevole speranza di coronare il sogno. Terzi in classifica con 34 punti, i gardesani stanno volando. E, risultati alla mano, hanno innestato la quinta dopo l’avvicendamento in panchina tra Michele Serena (esonerato dopo il pesante 2-4 casalingo con il Renate) e Aimo Diana, promosso dalla Berretti in prima squadra.
«La Feralpi è una squadra vera, che gioca un calcio pratico, poco manovrato ma concreto – così presenta gli avversari l’allenatore dei tigrotti Alessio Pala – La maggior parte dei loro gol arriva su ripartenze». Più che sulla squadra però, la conferenza prepartita è stata l’occasione per ragionare sulla solidità societaria dei gardesani, un possibile modello anche per la Pro Patria. Del resto, è quasi un assioma matematico che i risultati del campo siano alla lunga figli dell’organizzazione societaria.
Dove c’è l’una, molto spesso ci sono gli altri: «Io vi dico che da questo punto di vista la Pro Patria ha intrapreso la strada giusta – assicura Pala – Tenetevi stretta questa società, perché sta facendo le cose per bene. Bisogna continuare così: per ottenere i risultati servono continuità e solidità, sia nella struttura societaria sia in quella tecnica; ci vogliono campi; organizzazione; programmazione». Quello che oggi a Salò è realtà, potremmo diventare realtà anche a Busto domani. A patto che si trovi, appunto, quella continuità gestionale che in via Ca’ Bianca manca dall’ormai lontana era Vender. Ma torniamo al campo: «Non voglio vedere gli errori che abbiamo commesso a Cittadella nel primo tempo, e che ci sono costati due gol – avverte il mister biancoblù – L’obiettivo è trovare quell’equilibrio che ci permetta di essere solidi dietro ma anche efficaci in attacco». E arriviamo al capitolo formazione. Che Pala annuncia praticamente per intero (con un solo dubbio). Un 4-3-1-2 con La Gorga in porta; in difesa, da destra a sinistra D’Alessandro, Ferri, Pisani e Possenti; Coppola, Jidayi e Capua (o Taino, che rientra da due turni di squalifica) in mediana; Santana dietro Vettraino e Ravasi (al debutto dal primo minuto).
Il talento di Santana resta la principale chiave per scardinare la difesa della Feralpi, considerando la perdurante necessità di portare a Busto una punta di peso: «Lo sappiamo e la stiamo cercando da due mesi» ammette Pala, che conferma le indiscrezioni secondo cui la pista Pesenti stia tornando d’attualità. A proposito di punte: e Montini? L’attaccante ciociaro oggi non ci sarà, «ma – fa sapere Pala – tornerà contro l’AlbinoLeffe. In questi giorni abbiamo parlato, lui ci ha detto di voler restare per dimostrare quanto vale». Nei giorni scorsi la società ha voluto fare il punto della situazione con gli altri lungodegenti Sampietro e Marchiori, i quali hanno espresso lo stesso concetto di Montini: «Vogliamo rimanere». La prossima settimana dovrebbero tornare in gruppo.
Tra i Leoni del Garda mancherà lo squalificato Settembrini: Diana si affiderà al consueto 4-3-3, col tridente offensivo formato da Tortori, Guerra e Bracaletti (quest’ultimo sempre in grande spolvero nelle passate sfide contro i tigrotti). La porta gardesana sarà difesa da una vecchia conoscenza biancoblù come il bergamasco Nicholas Caglioni, alla Pro Patria da luglio 2009 a gennaio 2011.
Sullo sfondo incombe sempre la penalizzazione (arriverà l’1 febbraio): «In ogni caso – assicura Pala – noi ci crederemo fino alla fine».