«La chimica di squadra prima di tutto». Flavio Vanetti, firma varesina del Corriere della Sera, fa il punto sul mercato biancorosso, quando al raduno del 28 agosto mancano meno di una settimana e un solo elemento del quintetto titolare. Giudizio cauto in attesa della prova del campo, fra speranze e qualche perplessità.
Me lo auguro. Il giocatore non si discute e poi ha il vantaggio di aver già vissuto un’esperienza precedente a Varese e quindi di conoscere al meglio l’ambiente. Certo, si sa che i cavalli di ritorno sono una scommessa, non sempre vincente. Un esempio per tutti: Raikkonen in Ferrari.
Questo è vero: l’atteggiamento è molto positivo ancora prima di cominciare, sembra davvero che i due abbiano scelto di ritornare con reale convinzione e non solo per via del contratto che hanno firmato. Potrebbero quindi fare da chioccia a tutta la squadra. Però…
Meglio, come sempre, aspettare il verdetto del campo. La chimica di squadra è un qualcosa che non può essere creato a tavolino. Tutto dipenderà dal feeling reale fra il gruppo e l’allenatore e fra i giocatori stessi.
Mancano, apparentemente, chili e centimetri, soprattutto se Affia non dovesse rivelarsi in grado di completare, come è invece previsto che faccia, il reparto lunghi. Vedo qualche punto interrogativo in effetti. Al momento sembra profilarsi una stagione di lotta per le ultime posizioni playoff, anche se è sempre meglio evitare di fare pronostici solo sulla base del mercato. Non è mica detto, ad esempio, che Reggio Emilia faccia poi questo gran campionato, a dispetto degli investimenti fatti soprattutto sugli italiani.
La sensazione è che la coperta sia un po’ corta, anche per quanto riguarda gli esterni e gli italiani “futuribili”. Bene Lepri, bene Casella (non ancora ufficializzato, ndr), il quale mi dicono sia un giocatore di ottime prospettive, però è sicuramente un peccato che non si sia concretizzato l’affare Flaccadori, per via di differenze seppur non colossali nelle cifre.
E questo è certamente sacrosanto, però bisogna anche stare un po’ attenti a non esagerare nel tenere troppo il freno tirato. Fare quanto si può è giusto, però nel corso di una lunga stagione bisogna essere in grado di far fronte ad assenze anche piccole e di breve durata, per cui io preferirei partire da subito un pochino più coperto piuttosto che sapere di dover intervenire poi in corsa per rimediare.
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