Berlino, 9 giu. (TMNews) – Altre due persone sono morte in Germania a causa del batterio E.coli, facendo salire il bilancio complessivo in Europa a 27 decessi (26 dei quali tedeschi): è quanto riferiscono le autorità sanitarie tedesche mentre in Italia si varano delle nuove maxi-etichette a salvaguardia del Made in Italy.
Secondo l’istituto Robert Koch, che registra il numero dei malati e delle vittime in Germania, 18 persone sono morte in seguito ai gravi disturbi renali (la sindrome emolitica e uremica, Shu) provocati dal batterio, gli altri 8 sono deceduti dopo essere stati contagiati. Una donna inoltre è morta in Svezia, al suo rientro da un viaggio in Germania. L’epidemia, scoppiata da circa 5 settimane, finora ha provocato vittime soprattutto tra le donne.
Intanto, dopo che le accuse al cetriolo spagnolo si sono rivelate infondate e i primi test sui germogli di soia biologici di un’azienda della Bassa Sassonia hanno dato esito negativo, le autorità tedesche continuano a dare la caccia all’origine dell’epidemia del batterio che ha infettato il nord della Germania e molti paesi europei, ma non l’Italia.
E proprio in Italia è arrivato un provvedimento atteso da tempo. Il ministro delle Politiche Agricole, Saverio Romano, ha firmato il Decreto che impone dimensioni leggibili nella etichettatura dei prodotti alimentari ed il giusto posizionamento sul prodotto. Con queste ‘maxietichette’ ora i consumatori italiani, a cominciare dalle persone anziane, potranno leggere più facilmente la provenienza dei prodotti sugli scaffali dei supermercati.
La firma, dice la Coldiretti, è giunta nel corso della registrazione della trasmissione TeleCamere e “costituisce un ulteriore fondamentale passo in favore del Made in Italy alimentare, proprio in queste settimane ingiustamente e duramente colpito da emergenze sanitarie nate altrove, come quella del batterio killer in Germania”.
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