Berlino, 30 mag. (TMNews) – Il batterio Ehec continua ad uccidere: in Germania il bilancio è salito questa sera a 14 morti con le ultime quattro vittime nella cittadina di Paderborn, nell’ovest, nel Nordreno-Westfalia e nel Mecklenburgo-Pomerania. Finora i morti erano stati tutti registrati nel nord del Paese, principale focolaio dell’infezione, in particolare ad Amburgo e nello Schleswig-Holstein.
L’Istituto Robert Koch, incaricato del controllo sanitario e della lotta contro le malattie in Germania, ha recensito oggi 352 pazienti con gravi problemi renali, denominati sindrome emolitico-uremica (SHU), derivanti dall’infezione batterica.
Le autorità tedesche temono che il peggio non sia passato e che la diffusione dell’infezione debba ancora toccare il suo picco.
Ma oggi da Amburgo sono arrivate buone notizie, per la prima volta dall’inizio della crisi, è diminuito il numero dei nuovi casi di infezione.
Da sabato scorso il batterio Ehec è arrivato anche in Francia, dove sono stati registrati quattro casi; pazienti infettati anche in Svezia, Austria, Polonia, Svizzera e Regno Unito.
L’infezione è stata oggi al centro dei lavori dei ministri dell’Agricoltura riuniti in Ungheria, dove era assente il ministro tedesco, impegnato in un vertice a Berlino per fare il punto della situazione. Intanto cominciano anche le prime limitazioni alle importazioni: la Russia, così come il Belgio, hanno sospeso le importazioni di ortaggi freschi da Germania e Spagna.
Il batterio responsabile si diffonde prevalentemente attraverso le feci dei ruminanti (soprattutto bovini) e provoca vomito, diarrea, disturbi di stomaco fino a gravi forme di dissenteria emorragica e conseguenti danni al sistema renale.
(Con fonte Afp)
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