Berlino, 10 giu. (TMNews) – Dopo oltre cinque settimane di allarme e paura – e ben trenta morti – è stato finalmente individuata la causa dell’epidemia di diarrea emorragica da batterio E.coli che terrorizza la Germania e spaventa l’Europa. Scondo fonti ufficiali tedesche la causa dell’epidemia di E.coli è da individuarsi nei germogli di soia. Il bilancio dei morti dell’epidemia di e.Coli ieri è salito a 30 (29 tedeschi e una svedese) e circa 3mila malati nel giro di cinque settimane.
L’annuncio è stato dato da Reinhard Burger, direttore dell’istituto Robert Koch (Rki), che si è riunito questa mattina a Berlino con i membri dell’Ufficio federale per la tutela dei consumatori e la sicurezza alimentare e dell’Istituto federale per la valutazione dei rischi.
Oggi il governo tedesco ritirerà il “divieto” di consumare cetrioli, pomodori e insalata. “L’allerta dovrà essere levata oggi. E’ quanto sarà annunciato. Ma sarà mantenuta contro il consumo di germogli di soia crudi”, ha indicato a France presse una fonte di un’autorità tedesca prima dell’annuncio ufficiale dell’istituto Kock. “Migliaia di analisi effettuate su pomodori, cetroli e insalata non hanno decisamente dato risposte. Ma ci sono sempre più indizi che stabiliscono un legame tra i malati e un’azienda” in Bassa Sassonia che coltiva germogli di soia, ha precisato un responsabile dell’autorità tedesca, che ha voluto mantenere l’anonimato. ”
L’epidemia di E.coli è costata molto cara agli agricoltori europei. Solo per gli spagnoli, la cui verdura è stata messa sotto accusa inizialmente e a torto, le perdite sono valutate attorno a 200 milioni di euro. La Spagna, primo paese esportatore di frutta e verdura dell’Unione europea, commercializza il 25% della sua produzione in Germania.
In Germania la stima delle perdite è di 60 milioni di euro per gli agricoltori tedeschi dallo scoppio della crisi, secondo la federazione degli agricoltori tedeschi. L’Unione europea ha deciso di stanziare aiuti per 210 milioni di euro per gli agricoltori colpiti.
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