Celebrare la Repubblica è un’azione stupida e senza senso ai giorni nostri? La risposta è nella mente di ognuno di noi. Ma il sindaco di Golasecca si è sentito rispondere così – «un’azione stupida» – da alcuni genitori, che hanno preferito non inviare i propri figli diciottenni al tradizionale battesimo civico, una consuetudine ormai diffusa in moltissimi Comuni italiani.
«La scelta di festeggiare il 2 Giugno con i giovani diciottenni – spiega il primo cittadino – assume un preciso significato civico e sociale oltre che istituzionale, perché introduce i ragazzi nell’esercizio del voto e nella società adulta con precisi diritti e doveri. Come lo scorso anno questo momento voleva essere una tradizione: festeggiare i giovani al loro ingresso nella maggiore età in concomitanza con la festa della Repubblica».
Purtroppo su 22 giovani invitati solo in 7 si sono presentati alla cerimonia. I giovani invitati anzitempo erano 10 ragazzi e 11 ragazze. «La partecipazione ad un evento istituzionale, irripetibile per loro, perché 18 anni si compiono una sola volta nella vita – prosegue il sindaco deluso – Quello che mi stupisce non sono soltanto i giovani, ma i loro genitori che, oltre a non aver fatto alcunché per motivarli alla partecipazione all’evento, lo hanno definito anacronistico. Qualcuno di loro, giorni addietro, oltre a non avere risposto all’invito fatto da questa amministrazione comunale, ha riferito che queste manifestazioni sono cose stupide. Questi giovani sarebbero il nostro futuro?».
Il 2 Giugno si festeggia la scelta libera degli italiani per la Repubblica fatta nel 1946. Da questa scelta e dal lavoro dei padri costituenti è nata la Carta Costituzionale. «Rievocare oggi la Costituzione e la nostra Repubblica non deve costituire una vuota commemorazione del passato, ma deve rappresentare uno stimolo per un tuffo nel futuro».
Ventimiglia vorrebbe insomma lanciare un messaggio positivo alle nuove generazioni: un messaggio di chiara volontà popolare ed espressione del sentirci tutti cittadini di una Repubblica democratica, sancita da un referendum e garantita dalla propria Legge fondamentale che tutti noi siamo tenuti a rispettare.
«Sono rimasto basito ma non demordo. Il prossimo anno faremo altrettanto. Ringrazio di cuore gli intervenuti, le autorità civili, religiose e militari, le associazioni, il corpo musicale e i cittadini. Soprattutto i neo maggiorenni e formulo loro i migliori auguri per una vita ricca di soddisfazioni, di entusiasmo e anche di impegno nella comunità, tenendo ben presente l’importanza di essere maggiorenni con saggezza e responsabilità, nel rispetto dei diritti e dei doveri che vengono a loro affidati dalla Costituzione Italiana».
Il sindaco golasecchese conclude con un monito: «I nostri giovani hanno bisogno di buoni esempi: purtroppo molti genitori non sanno esserlo per i loro figli».